Provvedimento regionale

Deroga Peste suina in Piemonte: ecco le attività all'aperto che si possono di nuovo svolgere

La decisione di Palazzo Lascaris va in base all’evoluzione della situazione del contagio tra gli animali colpiti da questa patologia e all’efficacia delle misure di contenimento adottate finora dalla Regione.

Deroga Peste suina in Piemonte: ecco le attività all'aperto che si possono di nuovo svolgere
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La Peste suina africana continua ad imperversare nell'area infetta individuata tra Piemonte e Liguria. I casi di animali colpiti dalla patologia è salito a 104 esemplari, tenendo all'ordine del giorno la necessità di agire con la realizzazione di una maxi recinzione per evitare la rapida circolazione della Peste tra suini e ungulati. Nonostante ciò la Giunta regionale piemontese, nel corso della giornata di ieri, venerdì 29 aprile 2022, in base all’evoluzione della situazione del contagio tra gli animali colpiti da questa patologia e all’efficacia delle misure di contenimento adottate finora dalla Regione, ha approvato un provvedimento che rende nuovamente possibile svolgere alcune attività outdoor nelle zone considerate infette.

Peste suina in Piemonte: il provvedimento regionale

Era lo scorso 14 gennaio 2022 quando il ministero della Salute aveva emesso un provvedimento che vietava la possibilità di eseguire determinate attività all'aperto all'interno dell'area infetta tra Piemonte e Liguria (114 Comuni in tutto) al fine di arginare l'epidemia da Peste suina africana. L'ordinanza ministeriale firmata dai ministri Roberto Speranza e Stefano Patuanelli, imponeva il divieto di praticare caccia e pesca, ma anche raccogliere funghi e fare un giro nei boschi.

Ieri, venerdì 29 aprile 2022, l'approvazione di un provvedimento da parte di Regione Piemonte ha fatto cadere quello precedente del ministero della Salute, ristabilendo la possibilità di tornare a svolgere determinate attività all'aperto nelle zone infette. Una decisione - fanno sapere da Palazzo Lascaris, che va in base all’evoluzione della situazione del contagio tra gli animali colpiti da questa patologia e all’efficacia delle misure di contenimento adottate finora dalla Regione.

Ecco quali attività si possono tornare a fare all'aperto nelle zone infette

La delibera di Regione Piemonte, nello specifico, consente, nel rispetto delle misure di biosicurezza previste dal ministero della Salute, di tornare a svolgere le attività di trekking, biking, competizioni di pesca sportiva, attività agrosilvocolturali, monitoraggio ambientale e faunistico ed attività di controllo della fauna selvatica. Il provvedimento regionale prevede anche la vigilanza sul corretto svolgimento delle attività sia esercitata dalla Polizia provinciale, comunale, dal personale di vigilanza delle aree protette, dai Carabinieri (unità forestali, ambientali ed agroalimentari) e dall’Asl competente per territorio.

C'era grande attesa per queste deroghe soprattutto da parte della popolazione della zona infetta. Le misure erano state anticipate informalmente anche ieri mattina nel corso di un incontro tra il vicepresidente della Regione, il commissario straordinario Ferrari, i tecnici degli assessorati alla sanità ed all’agricoltura, il presidente della Provincia di Alessandria ed i sindaci della zona.

Realizzazione di una maxi recinzione per contenere il contagio

Tra i temi affrontati, il posizionamento delle reti di recinzione nelle zone a maggior rischio che inizierà nei prossimi giorni, per le quali la Regione ha anticipato la somma di 8 milioni di euro e per cui il Governo ha previsto 10 milioni di euro, non appena si sarà chiuso il bando di gara indetto da SCR, società di committenza regionale, e l’aggiornamento sulle misure finora adottate per il contenimento e l’eradicazione della malattia. In totale sono 230 i chilometri e l'obiettivo è quello di impedire che animali infetti possano uscire dall'area e infettare quelli non ancora colpiti dalla peste suina africana.

Nel corso della riunione, il vicepresidente della Regione ha ribadito che è fondamentale accelerare i tempi per la posa delle reti di recinzione, attività che richiede la puntuale e costante collaborazione dei sindaci dei Comuni interessati, che sono stati convocati per un ulteriore incontro mercoledì 4 maggio 2022 ad Alessandria.

La maxi-recinzione non è vista con grande positività dai sindaci della zona rossa, in quanto secondo molti di loro non avrà la giusta efficacia e sarà molto impattante sul territorio. Viene però vista con un sospiro di sollievo dalle aziende che producono nelle due provincie interessate dalla malattia dei suini e dagli imprenditori del turismo.

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