solo una provocazione?

La proposta shock: un ospedale (e una comunità) per soli No Vax. Da Torino partono tour e raccolta fondi

A lanciare l'idea è Rosanna Spatari, simbolo della protesta contro l'obbligo vaccinale e il certificato verde.

La proposta shock: un ospedale (e una comunità) per soli No Vax. Da Torino partono tour e raccolta fondi
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Un tour in giro per l'Italia a bordo di un camper per fare propaganda prima, una micro-società No Vax con un proprio ospedale e un proprio laboratorio di analisi, scuole e professionisti vari: sono queste le proposte avanzate da Rosanna Spatari, la dinamica titolare della "Torteria", simbolo della protesta contro l'obbligo vaccinale e il certificato verde, annunciate venerdì sera in Piazza Castello a Torino a bordo di un carro attrezzi. La prima cosa da fare, tuttavia, è sapere quanti No Vax ci sono in Italia:

"Siamo milioni, ma ci dobbiamo contare. Dobbiamo sapere quanti siamo. Apriamo un fondo e faccio un censimento di quanti siamo città per città e paese per paese. C’è bisogno di tutti. Diecimila persone (in Piemonte, ndr) a 100 euro ciascuno abbiamo già risolto".

IL VIDEO:

La proposta: un ospedale per No Vax

Un'iniziativa lanciata a bordo di un carro attrezzi. Come raccontato da Prima Torino, Rosanna Spatari, titolare della "Torteria", simbolo della protesta contro l'obbligo vaccinale e il certificato verde, ha avanzato la proposta di un ospedale per soli No Vax.

"Possiamo fare una comunità tutta nostra. Possiamo aprire un ospedale, un laboratorio analisi. Intanto iniziamo a prepararcelo l’ospedale, facciamo insegnare le insegnanti che non possono andare a scuola dai nostri figli, non sovvenzioniamo più lo Stato".

Un'idea, la sua, messa sul piatto insieme al programma per il prossimo autunno. In piedi a  un carro attrezzi, nella serata di venerdì 3 settembre 2021, la Spatari ha così arringato la folla:

"Dobbiamo rimanere tutti uniti ogni volta che andiamo a manifestare, dobbiamo andare in migliaia perché se no ci prendono per il c... e ci arrestano pure, ci portano in caserma senza aver fatto niente. E’ chiaro? Bisogna essere tutti uniti per qualunque manifestazione, perché hanno deciso di dividerci. Non c’è nessuna obbligatorietà, perciò fanno in modo di farci credere che ci sia. (...) E’ tutto un castello di carte, la magistratura, il Governo, la politica. Vi fanno firmare tutto, ma voi non firmate, non date il vostro consenso!! Non pagate più le multe, non sovvenzioniamo più questo Stato. (...) Vogliono farci diventare come i cinesi con il Green Pass, il Qr-code per renderci numeri, schiavi. (...) Dobbiamo reagire. E’ ora di dire basta!! Noi accogliamo tutti, anche i pentiti del vaccino".

"Per prima cosa bisogna sapere quanti siamo"

La prima cosa è sapere quanti No Vax ci sono in Italia. Come fare un censimento affidabile? Ragionando per difetto: basta contare le adesioni (firme) raccogliendole nelle piazze più importanti. Sempre la Spatari:

"Siamo milioni, ma ci dobbiamo contare. Dobbiamo sapere quanti siamo. Io voglio partire per un viaggio in tutta l’Italia, ho bisogno di un camper attrezzato. Apriamo un fondo e faccio un censimento di quanti siamo città per città e paese per paese. C’è bisogno di tutti. Diecimila persone (in Piemonte, ndr) a 100 euro ciascuno abbiamo già risolto".

Con un milione di euro cash, in effetti, può venir fuori un bel tour... Ma la proposta-shock è arrivata verso la fine: fondare una micro-società di No Vax, evidentemente chiusa, con un proprio ospedale e tutto ciò che serve.

"Possiamo creare una nuova umanità e una nuova popolazione. Abbiamo le  migliori teste, i migliori dottori, i migliori infermieri, gli insegnanti, gli architetti, li abbiamo tutti noi".

 

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