un caso assurdo

Sindaco minacciato con mail e foto col volto insanguinato, ma per la Procura ha fatto tutto da solo

Chiusa l'indagine sul primo cittadino di Ornago Daniel Siccardi: l'accusa della Procura è di simulazione di reato.

Sindaco minacciato con mail e foto col volto insanguinato, ma per la Procura ha fatto tutto da solo
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La sua vicenda aveva scatenato un'ondata di vicinanza e solidarietà. Perché un sindaco minacciato non è una cosa di tutti i giorni. Peccato che a rivolgergli le minacce sia stato... lui stesso. Svolta nell'inchiesta condotta dalla Procura di Monza sul caso delle minacce indirizzate al primo cittadino di Ornago Daniel Siccardi: secondo il pm dietro il fantomatico "Fred", che lo tormentava, ci sarebbe proprio il sindaco del paesino brianzolo.

Il sindaco che si minacciava da solo

Come racconta Prima Monza, si sono chiuse le indagini nei confronti del sindaco di Ornago Daniel Siccardi, indagato dalla Procura perché, secondo gli inquirenti, avrebbe finto di essere stato minacciato via mail da un tale “Fred”, che gli avrebbe indirizzato messaggi minatori accompagnati da foto cruente del suo volto sanguinante e sfregiato.

La conferma arriva direttamente dall'ufficio del procuratore Claudio Gittardi. Il sindaco del Comune della Brianza vimercatese era uscito allo scoperto ad aprile 2021, con un lungo post su Facebook in cui raccontava di queste presunte intimidazioni.

"Questa sera ho provveduto ad effettuare una denuncia nei confronti di ignoti a seguito di minacce scritte che alludono ad una fine tragica e molte fotografie che mi ritraggono in uno stato “sanguinoso”, che non solo mi sono arrivate sulla mail istituzionale ma persino nella mia cassetta delle lettere e persino sulla soglia del comune - ha scritto Siccardi - Questa situazione si sta protraendo da quasi due mesi e quindi ho deciso di dire stop e denunciare. Spero che questi episodi vadano a sparire, e sinceramente lo dico, non tanto nei miei confronti, ma per preservare e proteggere le persone a me care, ma soprattutto la mia Famiglia".

In poche ore era arrivata pure  la solidarietà bipartisan di tutti i sindaci della zona, che si erano mobilitati con una manifestazione  davanti al Municipio.

La manifestazione di solidarietà per il sindaco di Ornago

 

Le indagini

Nel corso delle indagini, però, per la Procura sarebbe emersa un'altra faccia della medaglia e cioè che quelle minacce fossero state create dal sindaco stesso, passato improvvisamente da vittima ad  accusato. Il reato contestato è  di simulazione di reato, poiché, “attraverso una denuncia querela contro ignoti presentata ai carabinieri di Bellusco, anche nella sua qualità di sindaco di Ornago, affermava falsamente di essere stato vittima di gravi minacce, commesse mediante messaggi inviati via posta elettronica, messaggi rinvenuti nella casella della posta, e alcuni volantini lasciati all’interno degli uffici del comune di Ornago il 20 aprile 2021”.

Il prossimo passo dovrebbe essere quello della citazione diretta a giudizio essendo un reato punito fino a 3 anni. Ora il sindaco ha un termine di legge  di 20 giorni per chiedere di essere sentito o presentare memorie.

La replica

Intanto il primo cittadino ha risposto con un post su Facebook:

"Oggi per me sarebbe stato un giorno importante: Il compleanno di mia figlia e questa giornata la vorrei dedicare alla mia famiglia. Ma poi ricevo notizie che mi travolgono e mi scuotono nell'animo, ma non resterò fermo davanti a tutto ciò.

Mi prendo quindi un momento per scrivere queste poche righe. Ho avuto modo di leggere determinate notizie sulla mia vicenda e determinati commenti a riguardo. Rimarco nuovamente la mia estraneità ai fatti e mi difenderò fino alla fine per la mia innocenza".

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