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Vaccino over 70 Piemonte, quando: oggi parte la campagna

E' possibile aderire alla campagna attraverso il sito internet dedicato ilpiemontetivaccina.it

Vaccino over 70 Piemonte, quando: oggi parte la campagna
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Nella giornata di lunedì 15 marzo 2021 si sono aperte alcune nuove fasi del piano vaccinale della Regione Piemonte. Si tratta di uno step importante che interessa gli over 70 e i fragili. Alla data di oggi, lunedì 29 marzo 2021, è stata invece fissata la partenza delle somministrazioni.

Vaccino over 70 Piemonte, quando

Chi ha tra 70 e 79 anni (nati nel 1951 compresi) potrà esprimere la preadesione alla vaccinazione sul portale www.ilPiemontetivaccina.it. La data di partenza delle somministrazioni è stata fissata per oggi, 29 marzo 2021. Il sito di Regione Piemonte spiega:

La richiesta arriverà in modo automatico al medico di famiglia, che si accorderà con l’assistito per fissare la data della vaccinazione ed eseguirla con il vaccino AstraZeneca nel suo ambulatorio, oppure in un ambulatorio di medicina di gruppo o in uno messo a disposizione dall’azienda sanitaria del territorio. In Piemonte la fascia 70-79 anni comprende 480.000 cittadini, 17.000 dei quali già vaccinati in quanto ospiti di una Rsa.

Sono 47 mila i piemontesi tra 70 e 79 anni che fino ad ora hanno dato la loro pre-adesione alla campagna vaccinale e aspettano l’iniezione che verrà eseguita nello studio di 735 medici di famiglia che hanno aderito o negli ambulatori delle Asl.

I farmaci di AstraZeneca, quelli su cui si baserà la campagna dei settantenni, vengono consegnati alle Asl. Dopodiché, volontari della Protezione civile li trasferiscono in cinque ospedali piemontesi: la Città della Salute e il Mauriziano a Torino e le strutture di Cuneo, Alessandria e Novara. È qui che i vaccini vengono preparati per poi essere consegnati ai medici di famiglia.


I medici di famiglia stimano di non poter effettuare più di 25 iniezioni al giorno. I tempi di somministrazione, dunque, restano un nodo importante. Soltanto da questi dipenderà il prosieguo della campagna vaccinale che dopo i settantenni riguarderà la fascia 65-69 anni. I medici di famiglia sono convinti che vaccinare in punti messi a disposizione dalle Asl o dai Comuni permetterebbe di accelerare.

La campagna vaccinale

Il governatore Cirio ha dichiarato:

"Procedere con la campagna vaccinale è una assoluta priorità, perché il vaccino rappresenta l’unica vera arma per superare l’emergenza che stiamo vivendo da più di un anno. In Piemonte andremo avanti continuando e completando le somministrazioni agli over80 su cui stiamo usando i vaccini Pfizer e Moderna, gli stessi con cui a partire da domani daremo il via alla vaccinazione degli oltre 6,000 disabili nelle strutture residenziali e semiresidenziali piemontesi".

Attualmente può utilizzare il servizio di preadesione anche:

  • Personale scolastico e universitario, docente e non docente
  • Volontari della Protezione Civile

Step successivi alla pre-adesione

L’assistito dovrà recarsi all’appuntamento nella data e nel luogo comunicato nell’SMS e/o nella mail ricevute. In caso di impossibilità a presentarsi, potrà aderire nuovamente, con le medesime modalità, a partire dalla settimana successiva a quella dell'appuntamento ricevuto.

Quali documenti portare con sé alla vaccinazione

Il giorno della vaccinazione è necessario presentare:

  • tessera sanitaria
  • documentazione attestante l’effettiva appartenenza alla categoria:

Per il personale scolastico e universitario:

  • certificato di servizio (o, in alternativa, copia della busta paga di cui è sufficiente l’intestazione, non la parte in cui sono presenti le informazioni relative alla retribuzione).

Per il personale volontario della Protezione Civile:

  • il tesserino che attesta l’iscrizione ad una delle organizzazioni iscritte all’Elenco Territoriale Regionale o, in alternativa, farà fede la presenza del nominativo negli elenchi comunicati dall’Organizzazione di Protezione Civile di appartenenza.

Persone estremamente vulnerabili

Per le persone fragili, per le quali è previsto Pfizer o Moderna l’adesione va espressa direttamente al proprio medico di famiglia. L’Asl di appartenenza provvederà alla convocazione con una lettera o un sms che indicherà la data e il luogo della vaccinazione, che sarà eseguita presso il più vicino di uno degli oltre 130 punti vaccinali allestiti in Piemonte.

Rientrano in questa condizione coloro che sono affetti da una delle patologie indicate dal piano nazionale (per quelle con l'asterisco * è prevista la vaccinazione contestuale anche dei conviventi):
- fibrosi polmonare idiopatica;
- altre malattie respiratorie che necessitino di ossigenoterapia;
- scompenso cardiaco in classe avanzata (III-IV NYHA);
- pazienti post shock cardiogeno;
- sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone;
- sclerosi multipla;
- distrofia muscolare;
- paralisi cerebrali infantili;
- pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive*;
- miastenia gravis;
- patologie neurologiche disimmuni;
- soggetti con diabete di tipo 1;
- soggetti con diabete di tipo 2 che necessitano di almeno 2 farmaci per il diabete o che hanno sviluppato complicanze;
- soggetti con morbo di Addison;
- soggetti con panipopituitarismo;
- pazienti affetti da fibrosi cistica, da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base;
- pazienti sottoposti a trattamento dialitico cronico;
- pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza *;
- pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico *;
- pazienti con diagnosi di cirrosi epatica;
- evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente affetto;
- persone che hanno subito uno "stroke" nel 2020 e per gli anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3;
- pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione;
- pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure *;
- pazienti affetti da talassemia, anemia a cellule falciformi;
- tutti i pazienti con sindrome di Down in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite;
- pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido *;
- pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino ad un anno, quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva *;
- pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva *;
- pazienti obesi con BMI maggiore di 35;
- pazienti con diagnosi di AIDS o con <200 CD4
Nel caso di minori che non possono essere immunizzati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età saranno vaccinati i genitori o i tutori/affidatari.

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Disabili gravi

Il nuovo documento ministeriale stabilisce che, insieme agli “estremamente vulnerabili” vengano vaccinati con le stesse modalità anche i disabili gravi. Prevista in questo caso l’immunizzazione di familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto. Per loro medesimo iter dei fragili.

Ieri,16 marzo, è iniziata invece la vaccinazione degli oltre 6000 disabili presenti all’interno delle comunità residenziali e semiresidenziali del Piemonte.

🔵🌸 Questa mattina al Centro di riabilitazione Ferrero di Alba per dare il via alla vaccinazione in Piemonte con i...

Pubblicato da Alberto Cirio su Martedì 16 marzo 2021

Cosa prevede il piano nazionale

Il Piano vaccini anti Covid è nuovamente cambiato, ecco l’ultima versione del documento curato da Ministero della Salute, Commissario straordinario, Iss, Agenas e Aifa che contiene importanti aggiornamenti che fanno convergere il Piano verso un sistema basato sulle fasce di età.

Continueranno prioritariamente le vaccinazioni per gli over 80, il personale della scuola e le Forze dell’Ordine per cui già da settimane sono iniziate le immunizzazioni. Ma a questo punto il piano rispetto alla precedente versione cambia. Vengono infatti identificate 5 nuove categorie prioritarie in base all’età e alla presenza di condizioni patologiche.

– Categoria 1. Elevata fragilità (persone estremamente vulnerabili; disabilità grave);

– Categoria 2. Persone di età compresa tra 70 e 79 anni;

– Categoria 3. Persone di età compresa tra i 60 e i 69 anni;

– Categoria 4. Persone con comorbidità di età <60 anni, senza quella connotazione di gravità riportata per le persone estremamente vulnerabili;

– Categoria 5. Resto della popolazione di età <60 anni.

Sono inoltre considerate prioritarie le seguenti categorie, a prescindere dall’ età e dalle condizioni patologiche, quali:

Personale docente e non docente, scolastico e universitario, Forze armate, di Polizia e del soccorso pubblico, servizi penitenziari e altre comunità residenziali. Sarà inoltre possibile, qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, vaccinare all’interno dei posti di lavoro, a prescindere dall’età, fatto salvo che la vaccinazione venga realizzata in sede, da parte di sanitari ivi disponibili, al fine di realizzare un notevole guadagno in termini di tempestività, efficacia e livello di adesione.

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