Multe pazze

400 euro a un papà in bici col figlio senza mascherina, 560 a due 84enni a spasso

In pieno blocco totale ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori, ma anche ora che il lockdown è finito non ci facciamo mancare nulla.

400 euro a un papà in bici col figlio senza mascherina, 560 a due 84enni a spasso
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Durante il lockdown ne abbiamo viste di tutti i colori, sia sul fronte delle tante follie commesse da Nord a Sud in violazione delle restrizioni, che a proposito delle multe comminate per "eccesso di zelo" (per usare un eufemismo). Davvero un bel match. Ma anche ora che il blocco totale è finito, bizzarrie, casi limite e polemiche non ce li facciamo mica mancare. Figuriamoci.

560 euro di multa a due poveri  84enni a spasso

Da Prima la Valtellina

La storia più assurda degli ultimi mesi in termini di multe pazze arriva probabilmente dalla lombarda Valtellina e ha come protagonisti due (per fortuna) ancora arzilli vecchietti: lui Guglielmo, 84 anni, lei Udilla, pure.

Abitano a Bormio (località sciistica e termale nota in tutta Italia) e il medico ha consigliato loro di non rimanere proprio del tutto chiusi in casa, durante il lockdown, ma di uscire a fare qualche breve passeggiata: tanto dalle loro parti non si rischiano certo assembramenti e comunque l'attività motoria era consentita vicino a casa anche nei giorni più "bui" della prigionia... E così, infatti, hanno fatto anche il giorno di Pasquetta (ormai un po' di tempo fa... ma la notizia s'è diffusa solo ora).

Peccato che casa loro sia sul confine con un altro Comune, Valdidentro, e appena messo il proverbiale piede in fallo appena oltre la linea di frontiera, un vigile "forse" troppo zelante li ha multati: 280 euro per uno per essere espatriati in un altro Comune in violazione delle norme anti-covid.

400 euro a un papà in bici col figlio senza mascherina

Da Prima Verona

A Longare, in provincia di Vicenza, sempre la Polizia Locale ha multato per ben 400 euro un papà mentre andava in bici insieme al figlio di 4 anni. Motivo? La mascherina era appoggiata sul manubrio.

Una storia che ha fatto scalpore e che ha indignato Franca Berno, Responsabile della associazione Codici (Centro per i diritti del cittadino) in Veneto:

“Quanto successo ha dell’incredibile in un momento come questo non è possibile fare una multa di 400 euro ad un papà che andava in bici su una pista ciclabile deserta perché invece di indossare la mascherina, la teneva sul manubrio. L’aveva con sé, pronto ad indossarla nel caso avesse incontrato qualcuno, ma questo non è stato tenuto minimamente in considerazione, nemmeno il momento di svago che ha voluto concedere al figlio. L’importante era punire. Appena saputo dell’accaduto ci siamo attivati ci siamo messi a disposizione del papà e ora siamo al lavoro con i nostri legali per preparare il ricorso contro la sanzione”.

Insomma, proprio ora che stiamo uscendo dalla palude, servirebbe forse più buonsenso...

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