Il virus cambia

Bambini nei reparti Covid aumentati fino al 20%, il più piccolo solo un anno

La variante inglese sembra colpire anche in età pediatrica. I sintomi più gravi sono stati registrati nei pazienti tra i 12 e i 15 anni.

Bambini nei reparti Covid aumentati fino al 20%, il più piccolo solo un anno
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La variante inglese del coronavirus sembra colpire di più anche in età pediatrica. Il San Matteo di Pavia, uno degli ospedali in prima linea su questo fronte, ha visto aumentati del 20% i bambini nel suo reparto Covid. Il più piccolo aveva solo un anno, ora è stato per fortuna dimesso, ma si sono resi necessari un attento monitoraggio e anche l'ossigenazione.

Aumentati del 20% i bambini nei reparti Covid

Emblematica la situazione nel nosocomio pavese (nona struttura d'eccellenza nazionale secondo un recentissimo sondaggio). Hanno tra uno e quattordici anni i bambini che sono ricoverati nel reparto di pediatria Covid del San Matteo.

Un muro in cartongesso divide in due il reparto da un lato l’area “pulita” dall’altro quella Covid. Ad essere ricoverati nella zona Covid nelle ultime settimane sono stati 20 piccoli spesso senza patologie pregresse. Un aumento del 20%, simile alla crescita degli accessi al pronto soccorso pediatrico.

Variante inglese: sintomi gravi fra 12 e 15 anni

Insomma, la variante inglese sembra colpire di più i bambini. sintomi più gravi sono stati registrati nei pazienti tra i 12 e i 15 anni.

“I sintomi che colpiscono questi bambini sono i sintomi che colpiscono anche gli adulti - riferisce Gianluigi Marseglia, direttore della Pediatria del Policlinico - Si parla di febbre persistente con polmonite e alcuni possono sviluppare il quadro di una malattia infiammatoria generalizzata che può colpire il fegato e il cuore. Una situazione che deve essere gestita necessariamente in ambiente ospedaliero”.

Ricoverato anche un bambino di un anno

Qualche giorno fa ricoverato nel reparto gestito dal professor Marseglia si trovava anche un bambino di un anno.

E’ arrivato al Pronto soccorso, accompagnato dai genitori, con febbre e difficoltà respiratorie. Per il piccolo si è reso necessario il supporto dell’ossigeno. Le sue condizioni non erano gravi e sono migliorate in breve tempo, tanto che è per fortuna è già stato dimesso.

Sindrome post Covid: c'è anche quella

Nella maggior parte dei casi pediatrici, infatti, la guarigione è completa. Ma alcuni bambini, come accade agli adulti, sviluppano una sindrome post Covid, che può durare anche molti mesi, e sulla quale medici e ricercatori stanno cercando di fare chiarezza analizzando gli effetti a lungo termine: si va da problematiche che interessano il cervello a possibili danni a cuore, e intestino. Senza dimenticare un diffusissimo, fra i pazienti, senso cronico di stanchezza.

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