Polizia postale

Non si salva nemmeno Mario Draghi: truffa online sfrutta il suo nome

Sulla vicenda, anche una nota di Palazzo Chigi.

Non si salva nemmeno Mario Draghi: truffa online sfrutta il suo nome
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Diciamo che avere come sponsor l'ex numero uno della Banca Centrale europea sarebbe un bel colpo per qualunque impresa. Ma il premier Mario Draghi non si è ovviamente prestato ad alcuna operazione pubblicitaria, nonostante ciò è finito - involontariamente - nella rete delle fake news che popolano il web. Ed in campo, per chiarire l'illecito, è sceso anche Palazzo Chigi con una nota ufficiale.

Truffa online con il nome di Mario Draghi

Un articolo che faceva capolino sul web titolava: "Cos'è successo? Mario Draghi in realtà sta trasformando gli italiani in milionari con l'ultimo investimento”. Al suo interno venivano promessi guadagni ingenti facendo leva sul nome del presidente del Consiglio. Si tratta di una fake news che non è passata inosservata nemmeno nei palazzi della politica.

La smentita di Palazzo Chigi

In una nota ufficiale di ieri sera, domenica 6 giugno 2021, Palazzo Chigi ha comunicato di essersi già rivolto alle forze dell'ordine, chiarendo:

"In merito all’articolo Cos’è successo? Mario Draghi in realtà trasformando gli italiani in milionari con l'ultimo investimento che sta circolando sul web, si segnala che trattasi di una truffa perpetrata utilizzando in maniera fraudolenta il nome del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la testata di un quotidiano italiano online. Nel finto articolo si spingono gli utenti all’acquisto di moneta elettronica prospettando ingenti guadagni. A seguito degli approfondimenti effettuati dalla Polizia Postale è stato possibile accertare la registrazione del dominio fake e avviare le attività di rimozione della pagina".

L'intervento della Polizia Postale

Immediato l'intervento della Polizia Postale, che mette in guardia:

"La truffa corre in rete: personaggi famosi usati per falsi annunci pubblicitari su come guadagnare facilmente tanti soldi. False pagine web che sponsorizzano siti fasulli di trading online e che promettono guadagni milionari. Immagini contraffatte di giornali di informazione. Foto di personaggi famosi, ignari della truffa, o di finti investitori internazionali che avrebbero ottenuto guadagni milionari. Questo è il meccanismo utilizzato da criminali informatici per ingannare le vittime e prosciugare i loro risparmi. La Polizia Postale invita i cittadini che volessero investire capitali con attività di trading online a rivolgersi solo a intermediari autorizzati, utilizzando solo strumenti di pagamento sicuri e tracciabili. Verificare che il soggetto che propone il trading on line (ad es. su operazioni su forex) sia autorizzato, visitando i siti web della Consob e della Banca d’Italia. Consultare la sezione "WARNING AND PUBLICATIONS FOR INVESTORS" dell'ESMA (la CONSOB europea) e verificare se, nei confronti del trader, altre autorità europee omologhe alla CONSOB, hanno pubblicato un avviso agli utenti (warning). Verificare, attraverso i motori di ricerca sul web, la presenza di eventuali blog o forum sulla società di trading o del sito internet. Diffidare di quei broker che offrono un rendimento fuori mercato (prospettando un ritorno economico in percentuali di elevata entità). Fare trading con broker e su piattaforme conosciute e di provata affidabilità. Non cadere nell’ulteriore trappola dei frodatori che, con il pretesto di sbloccare i rimborsi di quanto già “investito”, richiedono il pagamento di ulteriori somme di danaro: si tratta di una vera e propria estorsione".

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