Miracolo a Milano

Si sveglia dopo un anno di coma durante la telefonata del figlio: "Sentivo tutto"

La 68enne versava in uno stato vegetativo ritenuto irreversibile... durante la videochiamata ha improvvisamente risposto con un semplice "ciao".

Si sveglia dopo un anno di coma durante la telefonata del figlio: "Sentivo tutto"
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E' bastato un saluto, ma da una voce diversa da qualunque altra voce: quella di suo figlio. Chi lo sa se si sia trattato di un miracolo a Milano, per restare in tema favole, o di una semplice casualità. Quel che si sa per certo è che le condizioni di una 68enne dell'hinterland milanese era considerate irreversibili dal 7 gennaio 2020, un coma dal quale - secondo i medici - non ci sarebbe stato ritorno. A fine maggio, invece, una videochiamata in reparto del figlio ha sparigliato le previsioni e la paziente ha mosso le labbra - senza riuscire ad emettere suoni - rispondendogli con un "Ciao".

Si sveglia dal coma durante la telefonata del figlio

Si trovava in stato vegetativo da oltre un anno, da quando era stata colpita da una gravissima emorragia: si è risvegliata durante una telefonata del figlio, come racconta Prima Milano Ovest. L'incredibile (e miracolosa) notizia arriva da Parabiago, nel Milanese, dalla Rsa Leopardi, dove era ricoverata una donna nata a Settimo Milanese nel 1953. Colpita da una gravissima emorragia cerebrale il 7 gennaio 2020 che pareva averla messa in uno stato vegetativo irreversibile, la signora era ospite della struttura che possiede uno speciale nucleo per Stati Vegetativi, SLA e malattie neurodegenerative - dal 4 agosto. Dopo 1 anno, 4 mesi e 18 giorni dall’evento, si è risvegliata improvvisamente: l’evento, che ha riempito di gioia e di stupore tutti, è avvenuto proprio durante una videochiamata al figlio Andrea, quando la paziente, che fino a quel momento non aveva mai avuto alcuna reazione, gli ha detto “ciao” con il labiale e gli ha chiesto cosa stesse facendo. La signora ha poi parlato (senza emissione di suoni a causa della presenza della tracheocannula) e, non senza manifestare stanchezza, ha fatto capire al figlio e all’operatrice che stava gestendo la chiamata che, in tutto questo tempo, ha sempre potuto sentire voci e stimoli, ma non riusciva a comunicare.

Si ricordava delle mascherine

Ma non solo. La 68enne ha ricordato che a un certo punto del suo percorso sanitario sono comparse le mascherine, prima non presenti. Ha chiesto di vedere la nuora, Alessandra, il figlio Andrea e i nipoti. Ha infine mosso le mani, facendo anche il segno di pollice in su, ha mandato un bacio al figlio e all’infermiera, dicendo che gli operatori “sono stati bravi con lei”.

Il commento della struttura

"Durante il periodo Covid sono sempre stati mantenuti i contatti coi parenti, alle finestre e in videochiamata, anche - e soprattutto - in un reparto come questo dove la comunicazione, sia verbale che di contatto, è essenziale e rappresenta un focus costante per gli operatori che si occupano degli ospiti e che si rivolgono a loro - durante tutte le attività, dall’igiene alla fisioterapia - come se fossero perfettamente rispondenti agli stimoli e come se ogni possibilità fosse sempre aperta", ha rimarcato Arianna Tosetto, responsabile della struttura.

La donna, infatti, è solita trascorrere tempo al di fuori della sua camera, mobilitata in bascula nel salone del reparto, oltre a beneficiare delle tante attività e terapie comunicative e di mantenimento che, mai quanto oggi, sembrano avere davvero un valore aggiunto.

"Ora, dopo la trasmissione della notizia restiamo in attesa di comprendere quali saranno le evoluzioni del quadro clinico della signora, nella speranza che questo sia solo l’inizio di un inaspettato ed emozionante ritorno alla vita".

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