Cultura

Musei e mostre riaprono

Le rassegne più importanti che si possono di nuovo visitare in Piemonte, Lombardia, Liguria e Toscana.

Musei e mostre riaprono
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Spazio a mostre, musei, dimore storiche, palazzi… Finalmente si può tornare a scoprire o rivedere le nostre opere d’arte quasi ovunque nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì. Nei giorni scorsi sono stati riaperti ai visitatori i luoghi della cultura, alcuni anche molto simbolici, come gli Uffizi a Firenze o il Duomo di Milano o, ancora, sempre nel capoluogo lombardo, il refettorio del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie dove ammirare l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci.
Ma non solo. Eccovi allora alcune proposte di mostre o rassegne che finalmente si possono visitare nelle regioni in cui siamo presenti con i nostri giornali. Si raccomanda di prenotare online (a volte è obbligatorio) per evitare code e inconvenienti.

Piemonte, da Raffaello al Divisionismo, ma anche tante rassegne fotografiche

La Mostra "Divisionismo, la rivoluzione della luce" a Novara

È particolarmente ricca l’offerta che i musei piemontesi stanno proponendo. E non solo nel capoluogo. Cominciamo da Novara e da Ivrea. Nelle magnifiche sale del Castello Visconteo Sforzesco di Novara, infatti, è ripartita la mostra “Divisionismo La rivoluzione della luce” che resterà aperta fino al 5 aprile. E’ incentrata sul Divisionismo lombardo-piemontese e affronta i rapporti con il territorio che ne hanno determinato le scelte con opere importanti di Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Angelo Morbelli.
A Ivrea, invece, due importanti appuntamenti. Fino al 16 aprile, al Museo Civico Garda, si potrà visitare la mostra “Vitrum. Dalla sabbia
alla luce: scienza, storia e arte del vetro dalla scoperta ai giorni nostri”, curata da archeologi e storici dell’arte contemporanea, che mira ad approfondire la conoscenza di un materiale affascinante, ma poco rappresentato nelle collezioni museali, attraverso l’accostamento di reperti archeologici con opere d’arte provenienti da vari contesti, prossimi o lontanissimi nello spazio e nel tempo. Nello stesso museo, fino al 28 marzo, la mostra “1965-1990. Gianni Berengo Gardin e la Olivetti”, con oltre 70 immagini d’epoca in bianco e nero di uno dei più importanti e celebri fotografi italiani che evidenziano il suo rapporto con l’azienda di Ivrea.
Ma concentriamoci su Torino che ha davvero una gamma di proposte molto varia. Innanzitutto, non possiamo non parlare della
riapertura del Museo Egizio che richiama migliaia di visitatori. Ma poi ci sono tante mostre. A cominciare da quelle dei Musei Reali. Prima
fra tutte “Sulle tracce di Raffaello nelle collezioni sabaude” che, a 500 anni dalla morte del grande maestro di Urbino, illustra la diffusione dei modelli derivati dalla sua opera dalla prima metà del Cinquecento alla fine dell’Ottocento, in Piemonte e nelle raccolte dei Savoia, attraverso dipinti, incisioni e oggetti di arte decorativa. Il percorso presenta 33 opere e illustra l’arte di Raffaello attraverso lavori che derivano direttamente dai suoi modelli, sia mediante la pratica della copia, sia con la libera reinterpretazione delle sue invenzioni. Qui, nelle Sale Chiablese, troviamo anche la mostra “Capa in color”, prorogata fino al 30 maggio, che presenta una raccolta di oltre 150 fotografie a colori di Robert Capa, lettere personali e appunti dalle riviste su cui furono pubblicate. Sempre ai Musei Reali, fino all’11 aprile, c’è “Beyond the walls. Oltre i muri”, la prima mostra personale in Italia dell’artista franco-svizzero Saype, un percorso espositivo foto-video e installativo che si snoda in tre sale del piano aulico della Galleria Sabauda che ricostruisce poetica, carriera e tecnica dei famosi Foot Murales realizzati da Saype in tutto il mondo. Nei Giardini Reali, invece, si può visitare il percorso fotografico “Toward2030. What are you doing?”, che raccoglie le immagini di Martha Cooper, fotografa statunitense e figura simbolo della urban art che documenta questo progetto con lo scopo di diffondere la cultura della sostenibilità attraverso il linguaggio della street arts, fino all’11 aprile. A proposito di fotografia, da non perdere la mostra di fotogiornalismo più importante al mondo, la “World Press Photo Exhibition 2020”, aperta fino al 14 marzo a Palazzo Madama, che presenta le 157 immagini realizzate dai finalisti del premio World Press Photo of the Year 2020, tra cui la vincitrice Straight Voice firmata dal giapponese Yasuyoshi Chiba.

La giostra di Nina nella Galleria Grande della Reggia di Venaria

Nei dintorni di Torino segnaliamo, alla Reggia di Venaria Reale, l’esposizione “Paolo Pellegrin”, con oltre 200 fotografie che spaziano dai
conflitti armati che dilaniano il mondo all’emergenza climatica, e l’installazione “La giostra di Nina” dell’artista Valerio Berruti nella Galleria Grande, gratuita per tutto il mese di febbraio per gli under 26. Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, fino al 25 aprile, si può visitare la mostra “Andy Warhol Super Pop. Through the lens of Fred W. McDarrah”, un’esposizione unica che raccoglie oltre settanta opere ufficiali: fotografie, serigrafie, litografie, stampe, acetati, ricostruzioni fedeli degli ambienti e dei prodotti che Warhol amava e da cui traeva ispirazione.

Lombardia, la donna protagonista in tante esposizioni

La mostra "Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa" a Milano

A Milano riaperto il Duomo, riaperti il Cenacolo, Brera, Hangar Bicocca... E riaperte tante grandi mostre in tutta Lombardia, alcune preparate proprio nel periodo del lockdown. Tra quelle più importanti c’è sicuramente “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, aperta nel capoluogo lombardo fino al 2 maggio alle Gallerie d’Italia, dedicata al grande pittore veneziano in occasione dei 250 anni dalla morte. Presenta una settantina di opere tra quelle del Tiepolo e di importanti artisti suoi contemporanei (tra cui i veneti Antonio Pellegrini, Giovanni Battista Piazzetta, Sebastiano Ricci e il lombardo Paolo Pagani) e ripercorre la vicenda artistica del maestro veneziano, le sue committenze principali nelle città che lo hanno visto protagonista: Venezia, Milano, Dresda e Madrid.
Ma sono diverse le mostre milanesi da non perdere. Come quella dedicata a “Enzo Mari curated by Hans Ulrich Obrist with Francesca Giacomelli”, in Triennale Milano fino al 18 aprile, che documenta oltre 60 anni di attività di uno dei principali maestri e teorici del design italiano.
E poi le tante rassegne che il capoluogo lombardo dedica alle donne. Prima fra tutte “Frida Khalo. Il caos dentro” dedicata alla grande e originale interprete dell’arte messicana del ‘900, prorogata fino al 2 maggio alla Fabbrica del Vapore: un percorso sensoriale che, con il supporto della tecnologia, ricostruisce la casa della pittrice, regalando un’immersione a 360 gradi nel mondo magico della donna e dell’artista, toccando la sua quotidianità e gli elementi della cultura popolare tanto cari alla pittrice. E’ sempre una donna la protagonista di “Carla Accardi. Contesti” che, al Museo del Novecento fino al 27 giugno, propone una monografica della pittrice trapanese scomparsa sei anni fa che, attraverso 70 opere circa e insieme a fotografie e documenti dell’Archivio Accardi Sanfilippo, riporta al centro dell’indagine espositiva il panorama e il contesto storico, sociale e politico con cui la prima astrattista italiana di fama internazionale si è rapportata. Donne in vista anche a Palazzo Reale. Innanzitutto con “Divine e Avanguardie. Le donne nell’arte russa”, aperta fino al 5 aprile, che propone circa 90 opere, in larga parte mai esposte prima d’ora in Italia, che evidenziano il fondamentale ruolo delle donne in questo Paese, del loro contributo alla storia dell’arte, del loro ruolo nella società per l’emancipazione e per il riconoscimento dei diritti attraverso un ricco corpus di opere, tramite mezzi espressivi e tecniche differenti per rappresentare l’evoluzione culturale e sociale; poi con “Prima, donna. Margaret Bourke-White”, oltre 100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York della pioniera del fotogiornalismo; infine, con la prossima apertura (2 marzo) della mostra “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600”, con oltre 150 opere di 34 artiste vissute tra il ‘500 e il ‘600, tra le quali Artemisia Gentileschi, Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani, Giovanna Garzoni e tante altre, per raccontare incredibili storie di donne talentuose e “moderne”.

Nuovo allestimento per la "Vittoria alata" al Parco archeologico di Brescia

Ma le donne non sono protagoniste solo a Milano. C’è già la fila, ad esempio, al Parco archeologico di Brescia per ammirare, nel nuovo
allestimento museale firmato da Juan Navarro Baldeweg, la Vittoria Alata restaurata, una delle più straordinarie statue in bronzo di epoca
romana, amata da Giosuè Carducci che la celebrò nell’ode Alla Vittoria, ammirata da Gabriele d’Annunzio e da Napoleone III che ne vollero
una copia. Per festeggiare l’evento, per tutto il mese di febbraio l’ingresso sarà gratuito. E occhio a Mantova e a Bergamo: nella prima,
a Palazzo Te si celebra il mito di Venere, dea dell’eros e della bellezza, e sono in arrivo importanti iniziative; nella seconda, alla Gamec,
alle donne è dedicata l’apertura dell’anno museale 2021 con la retrospettiva “Regina. Della scultura”, che ha per protagonista la scultrice
lombarda del ‘900 Regina Cassolo Bracchi.
Segnaliamo, infine, che è stata prorogata fino al 6 giugno 2021 la mostra “Lotto. L’inquietudine della realtà. Lo sguardo di Giovanni Frangi” a Palazzo delle Paure a Lecco, che propone la straordinaria “Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista e Caterina d’Alessandria”, capolavoro del 1522 di Lorenzo Lotto.

Liguria, occhi puntati su Michelangelo, ma spazio anche a Banksy

Michelangelo, "Cleopatra" a Palazzo Ducale di Genova

È già “assalto” alla mostra “Michelangelo. Divino artista”: appena riaperta, al Palazzo Ducale di Genova, è stato sold out. Ma non preoccupatevi perché c’è tempo per visitarla, visto che resterà aperta fino al 2 maggio. Nell’occasione, avrete la possibilità di vedere
due eccelse sculture in marmo di Michelangelo: la Madonna della Scala del 1490 proveniente da Casa Buonarroti e il monumentale
Cristo redentore di San Vincenzo Martire di Bassano Romano. Oltre alle sculture sono esposti disegni autografi e lettere, rime e altri scritti originali, conservati per la maggior parte a Casa Buonarroti che pongono l’attenzione in particolare su un aspetto della vita del maestro toscano: gli incontri che hanno costellato la sua esistenza. Fra i disegni va sicuramente segnalata una presenza d’eccezione, la “Cleopatra”, eseguita per Tommaso Cavalier nel 1535. Collaterale alla mostra dedicata a Michelangelo, alla Wolfsoniana di Nervi torna aperta la mostra “Dar corpo al corpo. Motivi iconografici del Novecento alla Collezione Wolfson”.

Genova, un'immagine di "Edipo io contagio" a Palazzo Ducale

Sempre a Genova, nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, fino al 7 marzo, è possibile visitare anche la suggestiva mostra performativa ideata da Davide Livermore “Edipo: io contagio. Scena e parola in mostra nella Tebe dei Re”. Legata alla mostra genovese “Michelangelo.
Divino artista” è la rassegna “Intorno a Michelangelo: i tesori rinascimentali di Albissola e Savona in dialogo con la scultura contemporanea di Andrea Salvatori”, una mostra diffusa che è stata prorogata fino al 4 aprile e che coinvolge i più importanti luoghi della cultura savonese: il Complesso della Cattedrale, il Museo d’Arte di Palazzo Gavotti e la Pinacoteca civica di Savona, il MuDa di Albissola Marina, la Casa Museo Jorn e lo spazio culturale “Lavanderia” dell’associazione culturale Angelo Ruga ad Albissola Marina.
Nel resto della regione, merita una nota particolare la mostra “Early artist known as BANKSY. 2002 2007 prints selection” alla Fortezza Firmafede di Sarzana (SP) che, fino al 6 giugno, propone una selezione di serigrafie originali su carta, realizzate dall’artista britannico in quel quinquennio.

Toscana, focus su De Chirico e Salvador Dalì

Uno dei capolavori esposti alla mostra "De Chirico e la Metafisica" a Palazzo Blu a Pisa

Se la Galleria degli Uffizi è stata tra i primi musei a riaprire in Italia e subito è stata presa d’assalto dai turisti, diverse sono le mostre in Toscana che aspettano i visitatori. A cominciare da “De Chirico e la Metafisica” che, fino al 9 maggio, a Palazzo Blu a Pisa, propone una serie di assoluti capolavori provenienti da La Galleria Nazionale di Roma, dalla Pinacoteca di Brera e dal Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (MART) che ripercorrono, cronologicamente, la vita dell’artista. L’esposizione parte dalle prime opere “böckliniane” della fine del primo decennio del Novecento agli anni Dieci della grande pittura Metafisica, dai capolavori del periodo “classico” dei primi anni Venti della “seconda metafisica” parigina, fino ai Bagni Misteriosi degli anni Trenta, alle straordinarie ricerche sulla pittura dei grandi maestri del passato riscontrabili nelle nature morte, nei nudi e negli autoritratti, realizzati tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, giungendo all’ultima, luminosa fase neometafisica.
Un altro grande pittore contemporaneo è protagonista al Palazzo delle Papesse di Siena dove, fino al 30 settembre, si può visitare la mostra “Salvador Dalì a Siena, da Galileo Galilei al Surrealismo”. Vengono presentate oltre 100 opere del maestro del surrealismo, tra sculture, illustrazioni, vetri e arredi, facenti parte della collezione Dalí Universe per svelare al pubblico il rapporto tra Salvador Dalí e la scienza attraverso la sua produzione artistica visto che l’artista catalano applicava le idee e le teorie di matematici, genetisti, ottici e di molti altri studiosi alla sua arte.
Piuttosto singolare è, invece, la mostra “La Memoria del Bello. Dalla collezione dell’antica Zecca di Lucca, la produzione di una manifattura lucchese dell’Ottocento” che propone, fino al 31 maggio nei locali del Museo della Zecca e nel Museino retrostante la Chiesa di San Francesco, impronte, matrici di gemme incise, placchette e medaglie, in tutto oltre settemilacinquecento elementi.

Una delle foto della mostra dedicata ad Aurelio Amendola a Pistoia

Infine, segnaliamo, tra le altre, anche la mostra “Aurelio Amendola. Un’antologia. Michelangelo, Burri, Warhol e gli altri”, un’antologica dedicata a un maestro della fotografia italiana ospitata a Pistoia, fino al 25 luglio, nelle due sedi di Palazzo Buontalenti e dell’Antico Palazzo dei Vescovi, che ripercorre oltre 60 anni di attività e tutti i generi nei quali l’autore si è sperimentato.

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