Relazione sull'ambiente di Arpa Piemonte: estate calda, Pm10 ok
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, nel 2024 si osserva un lento e continuo miglioramento con un abbassamento delle concentrazioni degli inquinanti

Segnali positivi sul fronte della qualità dell’aria, una crescente attenzione al cambiamento climatico, importanti interventi per la tutela dei suoli e delle acque, e progressi nel campo delle bonifiche ambientali e della gestione dei rifiuti è quanto evidenziato dal rapporto sulla Stato dell'Ambiente in Piemonte.
Lo stato dell'ambiente in Piemonte
A margine della presentazione, Secondo Barbero - direttore generale di Arpa Piemonte, ha riferito che: “Anche questa dovrebbe essere un'estate, come quelle del passato, molto più calda, motivo per cui abbiamo già dato indicazione che i dati di calore possono essere consultati, non solo dagli addetti ai lavori o attraverso i bollettini, ma anche dai cittadini, in modo che possano così adeguare i loro comportamenti". Barbero ha quindi concluso che: “non si può escludere che ci non saranno problemi di approvvigionamento, ma, in questo momento, i dati non fanno temere una situazione molto pericolosa".
Rispetto ai 54 giorni di superamento dei limiti di inquinamento, contro i 66 del 2023, i 98 del 2022 e i 197 del 2005, nel 2024 in Piemonte le concentrazioni di micropolveri, in particolare pm10, sono state le più basse degli ultimi vent'anni e nei primi cinque mesi del 2025 i valori rispetto ai parametri di legge delle polveri sottili risultano essere i migliori degli ultimi anni. A dirlo durante la stessa “Relazione sullo stato dell'ambiente in Piemonte”, è stato l'assessore regionale Matteo Marnati - "Sono dati oggettivi - ha chiarito Marnati - che dimostrano che, in questi vent'anni, tutto sia migliorato: sul fronte della qualità dell'aria, siamo quasi al raggiungimento dei limiti di legge, così come sul tema dell'acqua, dove sono stati fatti tanti investimenti”.
Per quel che riguarda il clima il rapporto dell'Arpa ha evidenziato che il 2024 è stato l'anno più caldo e umido della serie storica mentre riguardo ai siti contaminati, dei 2.109 censiti sul territorio regionale per 1.252 si sono concluse le attività di bonifica e 857 hanno procedimento in corso.