Furto di energia elettrica ai danni del vicino

Si attacca abusivamente al contatore dell'energia elettrica. Arrestato 38enne di Volpedo.

Furto di energia elettrica ai danni del vicino
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Manomette contatore del vicino di casa, arrestato 38enne di Volpedo per furto di energia elettrica.

Allacciamento abusivo ai danni del vicino

Nella serata di domenica 20 gennaio 2019, i Carabinieri della Stazione di Volpedo hanno arrestato nella flagranza del reato di furto di energia elettrica N.E.B, 38enne di nazionalità romena abitante in Volpedo.

L’uomo, al quale era stato disattivato il contatore dell’abitazione per morosità, aveva creato un collegamento, attraverso una prolunga, con il contatore dell’ignaro proprietario di casa, non residente in Volpedo.

La vittima

Insospettivo dai consumi anomali, l’uomo ha però deciso di fare intervenire i Carabinieri e i tecnici dell’Enel che hanno così accertato l’allacciamento abusivo.
L’arrestato, trattenuto in camera di sicurezza, è stato condotto presso il Tribunale di Alessandria nella giornata di lunedì 21 gennaio 2019, dove è stato condannato a 6 mesi di reclusione.

Come tutelarsi dal furto di energia

Nel tempo le metodologie di furto di energia si sono affinate sempre di più: si va dall'allaccio abusivo al cavo fino ad arrivare all'innovativa modifica del software del contatore.

L'energia elettrica, è considerata "cosa mobile" e quindi il suo uso senza un regolare contratto oppure tramite la manomissione dei cavi o del contatore è un reato punibile ai sensi dell'art. 624 c.p..

Alcune volte succede che il vicino realizzi un collegamento al vostro cavo, quando ad esempio il contatore è situato in un armadietto insieme a tanti altri, in un luogo accessibile a terzi.
Se è l'ente erogatore che si accorge della manomissione e non il cliente, quest'ultimo può passare da parte lesa a responsabile di reato per "cessione a terzi di energia elettrica".

Cosa fare?

Per prima è necessario accertarsi che sia effettivamente così. La prima prova da fare è staccare tutti gli elettrodomestici e gli apparecchi che utilizzano corrente e controllando la potenza istantanea al contatore (alcuni apparecchi consumano una minima quantità di energia anche se spenti e solo collegati alla rete).

Nel caso sia sicuro che qualcuno stia rubando la corrente bisogna denunciare l'accaduto alle forze dell'ordine (carabinieri, guardia di finanza...)
Se è stato manomesso il contatore, chiamare il fornitore e chiedere le modalità per far effettuare una verifica sullo stesso.

Metodi di furto più comuni

I metodi possibili per rubare l'energia sono diversi, qui elenchiamo i più comuni:

- Allacciamento abusivo direttamente ai cavi della rete pubblica collegamento al cavo di alimentazione di un altro utente che ignaro, paga il consumo del malfattore rompere il sigillo del distributore e bypassare il proprio contatore manomissione contatore tramite una resistenza o un magnete manomissione del contatore tramite modifica del software.

- Manomissione contatore. Tra i reati di furto è quindi compresa la manomissione del contatore con una calamita, che consiste nell'applicare un potente magnete proprio sul contatore, che rallenta il conteggio del consumo. Tale pratica funziona anche sul contatore elettronico, andando ad agire sul trasformatore.

Pene previste

Per prima cosa, si rischia una denuncia civile da parte della società erogatrice del servizio, che chiederà anche il pagamento di ciò che è stato rubato nel tempo, attraverso un'analisi storica dei consumi. Oltre a questo come già detto, c'è anche un processo penale per un "delitto contro il patrimonio" e per tale reato la pena prevista è indicata nella tabella sottostante.

Il furto di energia elettrica è un reato penale punibile fino a 6 anni di reclusione!

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