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Sciopero Amag, i sindacati: "Risposte ancora lacunose. Chiediamo incontro all'Egato 6"

I sindacati chiedono incontro all'Egato 6 per chiarire la situazione del SII e al MIT per discuter le ragioni del blocco dei finanziamenti Pnrr

Sciopero Amag, i sindacati: "Risposte ancora lacunose. Chiediamo incontro all'Egato 6"
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Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil commentano l'esito dello sciopero di lunedì 10 febbraio dei lavoratori e delle lavoratrici Amag ad Alessandria.

I sindacati sullo sciopero Amag

"E' stato dato un segnale importante alla proprietà, a chi gestisce l'azienda e alla città tutta". Con queste parole i sindacati commentano l'esito dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori Amag svoltosi lunedì con un presidio davanti a Palazzo Rosso.
Le segreterie territoriali e le RSU hanno ringraziato le Rsu delle aziende del territorio che hanno partecipato alla manifestazione insieme ai lavoratori Amag ed hanno stilato un bilancio di quanto discusso durante l'incontro con il sindaco Giorgio Abonante, al quale hanno esposto alcune preoccupazioni.

"Le decisioni dichiarate non sono convincenti e ci lasciano estremamente perplessi in merito al futuro della società. - ha spiegato la delegazione ricevuto dal sindaco - Negli ultimi mesi gli impegni presi ai tavoli sindacali e istituzionali riguardo la presentazione del piano industriale, il conferimento ad Amag di alcune attività oggi in capo alla proprietà e l’interruzione del rapporto di consulenza sono stati puntualmente disattesi. La riorganizzazione in atto nel Gruppo è stata del tutto unilaterale e lo spostamento delle persone coinvolte è stato eseguito senza il confronto con il sindacato, e senza un’analisi precisa delle competenze, portando anche a spostamenti multipli della stessa persona. Tutto questo ha generato una credibilità nella gestione ai minimi storici".

Le organizzazioni sindacali hanno preso atto delle risposte, ritenute ancora "molto lacunose", e hanno affermato che chiederanno un’incontro all’Egato 6 per approfondire la situazione del SII allo stato attuale e in prospettiva e valuteranno una richiesta di incontro al MIT per capire le ragioni del blocco dei finanziamenti PNRR.

Il sindaco Abonante e l'assessore Laguzzi, infatti, hanno spiegato che "la situazione del Servizio Idrico Integrato generata dalla decisione del MIT e di Arera di bloccare i finanziamenti del PNRR sta creando una forte incertezza sul futuro di Amag. La scelta di andare a gara con la cessione della quota di maggioranza del capitale sociale di Reti Gas e della gara a doppio oggetto per Amag Ambiente, stando allo stato attuale dei conti del Gruppo e i rilevanti investimenti necessari, è inevitabile. Viene ribadito che la scelta di vendere Alegas fatta dalla precedente gestione è stata deflagrante e ha indebolito l’intero Gruppo in quanto il ricavato dell’operazione non è stato interamente reinvestito nella società".

Le parti sociali hanno chiesto, inoltre, un maggior coinvolgimento del sindacato anche attraverso la definizione dei patti parasociali e un approfondimento delle decisioni assunte dalla proprietà.
"Nelle preoccupazioni espresse ribadiamo il rammarico nei confronti della proprietà nel non assegnare attività ulteriori ad Amag, evidenziando in oltre la necessità di maggiori competenze da parte di chi amministra la società. - aggiungono - Auspichiamo che la politica si renda protagonista per risolvere i problemi della società. Qualora tutto questo non dovesse essere portato avanti almeno nel metodo torneremo sotto il comune a manifestare!".

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