Centralinista sequestrata all'ospedale di Acqui Terme: per liberarla i Carabinieri usano il taser
Un ragazzo di 24 anni ha dato in escandescenza dopo le dimissioni dal pronto soccorso. Sottoposto a Tso

Grave episodio ieri pomeriggio, martedì 4 marzo, all'ospedale di Acqui Terme, dove una centralinista è stata sequestrata da un ragazzo per almeno un'ora.
L'episodio all'ospedale di Acqui Terme
Poco dopo le 17, un ragazzo di 24 anni ha dato in escandescenza dopo le dimissioni dal pronto soccorso. Portato in ospedale per un lieve trauma, dopo le cure anziché lasciare la struttura, l'uomo ha raggiunto il centralino, si è introdotto nell'ufficio e si è chiuso all'interno insieme alla centralinista.
Per liberare la dipendente, prima sono intervenuti due medici, in attesa dei Carabinieri e del Vigili del Fuoco che hanno sfondato la porta per accedere all'ufficio. Per riuscire a bloccarlo, i militari hanno dovuto utilizzare il taser perché il giovane era molto agitato e continuava a lanciare oggetti contro i militari.
A quel punto il giovane - già noto alle forze dell'ordine per un episodio di violenza verificatosi la settimana scorsa - è stato sottoposto a Tso e ricoverato nel reparto di psichiatria dell'ospedale di Novi Ligure, mentre la centralinista, sotto choc, è stata portata in pronto soccorso ma sembra non aver riportato ferite.
La scorsa settimana, il giovane era già stato segnalato per resistenza a pubblico ufficiale quando aveva raccontato di essersi ferito da solo perché inseguito da stranieri. Si era poi nascosto in un cassonetto della plastica e aveva colpito con un pugno il Carabiniere che aveva cercato di soccorrerlo. L'arresto non era stato convalidato e per questo motivo non era stato sottoposto ad alcuna misura cautelare o sanitaria.