Acqui Terme: divieto di vendita e somministrazione di bevande in vetro e lattine durante gli eventi
Il divieto sarà in vigore fino al 31 dicembre 2025 e si applica anche alla vendita da asporto

Il Sindaco del Comune di Acqui Terme, Danilo Rapetti, ha firmato un'ordinanza con cui viene disposto il divieto di vendita e somministrazione di bevande in contenitori di vetro o in lattine, in occasione di manifestazioni pubbliche organizzate, patrocinate o autorizzate dal Comune o da altri soggetti su aree pubbliche o aperte al pubblico, fino al 31 dicembre 2025.
Il divieto
Il provvedimento, come spiegato dal Comune, "nasce dall’esigenza di tutelare la sicurezza urbana e l’incolumità pubblica, in particolare nei periodi di maggiore afflusso di persone, come la stagione estiva e durante eventi nel centro cittadino. I contenitori in vetro o in metallo, infatti, possono rappresentare un pericolo se abbandonati o utilizzati impropriamente".
L'ordinanza prevede il divieto di vendita e somministrazione di bevande in bottiglie di vetro o lattine da parte di pubblici esercizi (bar, pub, ristoranti, ecc.), attività similari (gelaterie, pasticcerie, pizzerie, rosticcerie, gastronomie, ecc.), circoli privati situati nelle aree interessate dalle manifestazioni e nelle immediate vicinanze.
Il divieto si applica anche alla vendita da asporto, che dovrà avvenire in bicchieri di carta o plastica, con versamento diretto da parte del gestore. È consentita la somministrazione nei dehors o strutture gestite dal locale, a condizione che i contenitori vengano subito ritirati e smaltiti correttamente.
È consentita la vendita di bevande in vetro/lattine da parte di esercizi commerciali al dettaglio (fissi o ambulanti) solo se in confezioni chiuse da asporto.
È fatto divieto agli avventori di accedere alle aree delle manifestazioni con bottiglie di vetro o lattine già in proprio possesso.
Rimane in vigore il divieto di vendita di alcolici ai minori di 18 anni.
Il controllo sull’osservanza dell’ordinanza è affidato alla Polizia Locale e alle Forze dell’Ordine.