Aggredito sovrintendente della polizia penitenziaria nel carcere San Michele di Alessandria
Dopo l’aggressione, i detenuti della seconda sezione B si sono barricati all’interno della sezione

Gravissima aggressione a un Sovrintendente della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa di Reclusione “San Michele” di Alessandria.
L'aggressione al carcere San Michele
Nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 15, si è verificato l'ennesimo episodio di violenza presso la Casa di Reclusione “San Michele” di Alessandria. Un Sovrintendente della Polizia Penitenziaria è stato aggredito da quattro detenuti di nazionalità italiana, è stato spintonato a terra, colpito ripetutamente con calci in faccia e alla testa, riportando gravi traumi.
È stato immediatamente soccorso e trasportato in ambulanza all’ospedale di Alessandria, dove risulta tuttora ricoverato. I sanitari gli hanno diagnosticato lesioni per le quali dovrà indossare un tutore per almeno 30 giorni.
Dopo l’aggressione, i detenuti della seconda sezione B si sono barricati all’interno della sezione, inserendo ferri nelle serrature per impedire l’accesso al personale. Solo successivamente, al ripristino parziale dell’ordine, sono giunti i rinforzi dalla regione, che hanno proceduto al trasferimento immediato dei detenuti responsabili dell’aggressione in altre sedi.
“Da oltre un anno – dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP – sollecitiamo il Governo affinché dichiari lo stato di emergenza delle carceri italiane. Ormai gli istituti penitenziari si sono trasformati in vere e proprie università del crimine. Siamo stufi di subire questo clima di violenza, quest’ondata di aggressioni violente e incontrollate. Il Governo non può più tardare: dichiari subito lo stato di emergenza, prima che ci scappi il morto.”