La crisi

Ex Ilva: martedì un nuovo tavolo con i sindacati. A Novi Ligure si teme lo stop

Si rischia lo stop della produzione e l’incremento della cassa integrazione: ad oggi viene attuata, a rotazione, su 165 dipendenti

Ex Ilva: martedì un nuovo tavolo con i sindacati. A Novi Ligure si teme lo stop
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E’ slittato a martedì prossimo, a Palazzo Chigi, il nuovo incontro sull'ex Ilva tra governo e sindacati dei metalmeccanici, sulla crisi del colosso siderurgico per la quale il governo non nasconde la sua preoccupazione.

Un nuovo tavolo sull'ex Ilva

Una situazione definita drammatica, con i lavoratori dello stabilimento di Novi Ligure – nell’Alessandrino – coi nervi tesi per il discorso scorte: con quelle che ci sono, nel centro zona novese si può lavorare ancora un mese o poco più. Poi si rischia lo stop della produzione e l’incremento della cassa integrazione: ad oggi viene attuata, a rotazione, su 165 dipendenti.

Ricordiamo che nel complesso la cassa integrazione pende già su 4.000 lavoratori. Acciaierie d'Italia in amministrazione straordinaria nei giorni scorsi ha comunicato ai sindacati la richiesta di cassa integrazione per 3.926 lavoratori, di cui 3.538 nello stabilimento di Taranto, dopo il dimezzamento della produzione in seguito al sequestro disposto dalla procura dell'altoforno 1 dove il 7 maggio scorso è scoppiata una tubiera.

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