cronaca

Processo femminicidio Solero: la Corte rifiuta il rito abbreviato per l'imputato

Nella scorsa udienza Giovanni Salamone aveva detto di aver agito in preda a delle voci

Processo femminicidio Solero: la Corte rifiuta il rito abbreviato per l'imputato
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Udienza oggi in Corte d’Assisi ad Alessandria per il processo a Giovanni Salamone, 62enne che lo scorso 16 ottobre uccise con sette coltellate la moglie 53enne Patrizia Russo, insegnante di sostegno in una scuola di Solero.

La Corte rifiuta il rito abbreviato

Questa mattina, il Pubblico Ministero nella sua requisitoria ha chiesto 21 anni di carcere. L’imputato, che è reo confesso, ha cambiato avvocato e il nuovo legale Salvatore Pennica del foro di Agrigento aveva chiesto di poter accedere al rito abbreviato, alla cosiddetta giustizia riparativa ed una nuova perizia psichiatrica. La Corte dopo un’ora di discussione, ha rigettato la richiesta ma ha accettato di far discutere la difesa dell’imputato nella prossima udienza del 14 luglio.

Salamone è detenuto nel carcere di Marassi a Genova dopo che, in quello di Alessandria, aveva tentato di suicidarsi alcuni giorni dopo il delitto e il suo arresto, ed era stato salvato dagli agenti della polizia penitenziaria.

La coppia si era trasferita in Piemonte da Agrigento solo un anno prima del delitto. L'uomo aveva qualche problema economico e la moglie era convinta che potesse commettere qualche gesto autolesionistico. Non si aspettava invece di diventarne la vittima. Nella scorsa udienza Giovanni Salamone aveva detto di aver agito in preda a delle voci.

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