Denuncia

Torino, Osapp: "Inarrestabile il trend delle aggressioni al Lorusso e Cutugno"

"In 48 ore due nuovi episodi, 28 agenti feriti da inizio anno"

Torino, Osapp: "Inarrestabile il trend delle aggressioni al Lorusso e Cutugno"
Pubblicato:

TORINO - Riceviamo e pubblichiamo dal sindacato di polizia penitenziaria Osapp.

Torino, al Lorusso e Cutugno "in 48 ore 2 nuovi episodi, 28 agenti feriti da inizio anno"

Non si arresta la scia di violenza che colpisce senza tregua la Polizia Penitenziaria nella Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Tra ieri, 19 giugno, e oggi, 20 giugno, si sono registrate due nuove aggressioni in danno di appartenenti al Corpo, che portano a 19 il totale delle aggressioni avvenute nel 2025 e a 28 il numero complessivo degli agenti feriti. Il primo episodio è avvenuto ieri nel tardo pomeriggio presso il Padiglione C, dove un detenuto straniero ha preteso con veemenza di uscire dalla sezione. Di fronte al legittimo rifiuto del poliziotto penitenziario, in linea con le regole interne, il detenuto ha reagito spingendo con forza il cancello contro l’agente, procurandogli lesioni al braccio con prognosi di tre giorni.

Oggi, 20 giugno 2025, invece, un secondo grave episodio si è verificato presso l’undicesima sezione del Padiglione B, dove i detenuti, di fatto “aperti” per larga parte della giornata, spadroneggiano senza controllo. Un altro detenuto straniero ha dato fuoco alla propria cella. L’assistente, intervenuto con estintore per prestare i primi soccorsi e mettere in sicurezza l’ambiente, è stato aggredito alle spalle con il manico di un bastone, riportando ferite tali da rendere necessario il ricovero al pronto soccorso. L’agente è stato accompagnato in ospedale e successivamente dimesso con una prognosi di cinque giorni s.c..

Dichiara Leo Beneduci, Segretario Generale dell’OSAPP – Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria:

“Il carcere di Torino, come molte altre strutture penitenziarie italiane, è ormai una polveriera incontrollata e pericolosa. Non è più un luogo di rieducazione, ma un ambiente criminogeno dove la violenza dei detenuti si abbatte sistematicamente su poliziotti penitenziari lasciati soli, inermi, abbandonati dall’amministrazione e da una politica “incapace” di comprendere e affrontare con serietà l’emergenza. Basta parole, servono interventi immediati: il ministro Carlo Nordio venga di persona a constatare la realtà in cui i nostri agenti sono costretti a operare. È inaccettabile e scandaloso che ancora oggi nulla sia stato fatto per rivedere il sistema delle aperture indiscriminate e garantire davvero sicurezza nelle carceri.”

L’OSAPP rinnova con forza la richiesta di interventi concreti, urgenti e strutturali, a tutela della salute, dell’incolumità e della dignità professionale del personale di Polizia Penitenziaria, ormai allo stremo delle forze.

Seguici sui nostri canali