Caccia in periodo di divieto e con mezzi non consentiti: due denunce nel Pinerolese
Il personale del Nucleo Carabinieri Forestale di Pinerolo rafforza il servizio di vigilanza a tutela dell’ambiente e della fauna selvatica

Nel corso dei primi mesi del 2025 il personale del Nucleo Carabinieri Forestale di Pinerolo, nell’ambito dei servizi istituzionali a tutela dell’ambiente e della fauna selvatica, hanno rafforzato la vigilanza unitamente al Corpo di Polizia Locale della Città Metropolitana di Torino ed in collaborazione delle Guardie Venatorie della Vigilanza Ambientale LAC.
Due denunce nel Pinerolese
In particolare, in un episodio, nell’ambito del servizio nella Pianura Pinerolese, è stato accertato l’abbattimento di un esemplare femmina di cinghiale (Sus scrofa), nonostante il divieto venatorio, con arma e munizionamento non consentito. In un altro caso, invece, si sono stati rinvenuti su terreno ad uso agricolo, diversi strumenti vietati per la caccia quali lacci “a strozzo” in metallo e gabbie trappole per la cattura di piccoli selvatici, non autorizzate ed in violazione a quanto sancito dalla Legge nazionale, nonché da Convenzioni internazionali.
Nell’ambito dell’esecuzione di quanto appurato gli accertatori hanno proceduto ad assicurare le fonti di prova mediante il sequestro penale di quanto illecitamente utilizzato o rinvenuto nel corso degli accertamenti eseguiti.
Ad entrambi i contravventori è stato contestato il reato di cui all’art. 30 comma 1 lettera H) della Legge 157/1992, reato contravvenzionale sanzionato con l’ammenda fino a 1.549 euro.