L'incontro

Licenziamenti Amag Mobilità, Fit Cisl: "Lavoratori devono essere tutelati e salvaguardati"

Primo tavolo di confronto dopo avvio procedura di licenziamento collettivo per 36 lavoratori di Amag Mobilità

Licenziamenti Amag Mobilità, Fit Cisl: "Lavoratori devono essere tutelati e salvaguardati"
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Incontro in Confindustria Alessandria a seguito dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo per 36 lavoratori di Amag Mobilità, avviata dopo l’attivazione delle procedure di raffreddamento da parte delle organizzazioni sindacali.

Il tavolo di confronto

All'incontro, la Fit Cisl Alessandria ha ribadito con fermezza la posizione più volte espressa: "I 36 lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo devono essere tutelati e salvaguardati - spiega il sindacato - Abbiamo ascoltato la posizione aziendale, legata alla perdita di produzione dovuta alla naturale scadenza dei contratti di servizio in essere  (parcheggi e soste, scuolabus e trasporto disabili) con il conseguente esubero di personale".

All’incontro ha partecipato anche una delegazione dell’Amministrazione Comunale, che ha confermato l’assoluta necessità di avviare una nuova procedura di gara, senza concedere ulteriori proroghe. "Oggi abbiamo ufficialmente appreso che a breve verrà pubblicato un nuovo bando di gara relativo al trasporto scolastico (scuolabus), che dovrebbe prevedere l’impiego di circa 14 persone.  - aggiunge la Fit Cisl - Ribadiamo quindi che esistono le condizioni per individuare, in modo sinergico, soluzioni adeguate per garantire la piena occupazione di tutti i lavoratori coinvolti. Riteniamo che sia giunto il momento di passare dalle parole ai fatti".

Nei giorni scorsi il sindacato ha chiesto alla Prefettura di attivare un tavolo di regia, coinvolgendo tutti i soggetti interessati: Comune di Alessandria, Amag Mobilità, Amag Holding, Regione Piemonte, Agenzia Mobilità Piemontese.
"Tutti, con senso di responsabilità, hanno il dovere morale di partecipare a questi incontri al fine di trovare, nel più breve tempo possibile, una soluzione per le 36 famiglie alessandrine coinvolte in questa triste vicenda. - conclude la Fit Cisl -  I cittadini alessandrini hanno diritto a un servizio pubblico adeguato, e i lavoratori che, con sacrificio, lo hanno garantito in questi anni non devono subire alcuna ricaduta occupazionale nel passaggio gestionale".