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Telemonitoraggio per sanità più vicina: Asl Al nel progetto europeo "Circe Ja"

La pratica consiste nel controllo periodico a distanza dei parametri clinici di pazienti cronici con gravi disabilità motorie

Telemonitoraggio per sanità più vicina: Asl Al nel progetto europeo "Circe Ja"
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L’Asl Al ha attivato nel distretto di Alessandria e Valenza un modello di telemonitoraggio domiciliare già avviato in Spagna dalla Regione Galizia nei siti di Vigo e Santiago.

Il progetto "Circe Ja"

Si tratta di un progetto europeo – denominato Circe Ja – cui partecipa anche l’Asl CN2. La buona pratica consiste nel controllo periodico a distanza dei parametri clinici di pazienti cronici con gravi disabilità motorie. L’obiettivo è rendere i sistemi sanitari più inclusivi e resilienti, mettendo in campo azioni concrete che favoriscano l’integrazione tra servizi, l’accessibilità alle cure e la presa in carico dei bisogni complessi.

L'implementazione del progetto ha previsto, oltre ad uno specifico percorso di formazione per gli operatori, anche la visita da parte del personale infermieristico di ASL AL alle strutture spagnole e l'elaborazione di una fase pilota. La fase pilota prevede il monitoraggio di una trentina di pazienti assistiti dal personale delle cure domiciliari del Distretto di Alessandria e Valenza ed è attualmente in corso.

«ASL AL conosce molto bene l'importanza dell'innovazione nelle cure primarie e territoriali e proprio per questo ha scelto di implementare la buona pratica del progetto CIRCE partendo da pazienti di gestione complessa con l'intento di sviluppare nel personale delle cure domiciliari quelle competenze che saranno essenziali per gestire la trasformazione della sanità territoriale cui stiamo andando incontro.  - commenta Francesco Marchitelli, Direttore Generale ASL AL - Con la partecipazione al progetto CIRCE, ASL AL conferma il suo impegno per una sanità di prossimità moderna e accessibile, in cui la tecnologia diventa alleata della relazione e della presa in carico. Un altro passo verso un’assistenza sempre più umana, connessa e resiliente».

«Le cure primarie sono fondamentali e la sanità territoriale deve diventare sempre più un punto di forza del nostro sistema sanitario, integrandosi con le strutture ospedaliere. - aggiunge Federico Riboldi, assessore alla Sanità - Con la sanità territoriale si ha uno sguardo diretto sugli utenti, facendo vera prevenzione ed evitando spostamenti inutili. La partecipazione ai progetti europei è utile non solo per avere risorse ma anche perché consente alle nostre Aziende di acquisire buone pratiche e di sviluppare esperienze che possono poi essere condivise.»