Ospite oggi nel nostro programma Filo Diretto, il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, ha fatto il punto sui lavori in corso in città, sui ritardi negli interventi al Parco Castello e sulle prospettive industriali legati al futuro dell’ex Ilva.
Cantieri e viabilità a Novi Ligure
Il sindaco Rocchino Muliere ha aggiornato i cittadini sui lavori pubblici in corso. In particolare, il cantiere del sottopasso di via Verdi, avviato per il rifacimento delle tubature del gas, ha subito ritardi a causa della necessità imprevista di sostituire anche fognature e acquedotto. I disagi per la viabilità, soprattutto con la riapertura delle scuole, sono inevitabili, ma il Comune conta di concludere entro ottobre. È stata ribadita la disponibilità di percorsi alternativi (via Mazzini, via Crispi e la circonvallazione).
Un altro tema di viabilità è quello dei sistemi di rilevamento semaforico (T-Red), installati in tre punti strategici della città per aumentare la sicurezza stradale. Alcuni cittadini hanno espresso perplessità sulle multe, ma il sindaco ha sottolineato l’utilità dello strumento per prevenire incidenti, specie nei punti critici come via Mazzini.
Politica locale e nazionale
Diverse telefonate degli ascoltatori hanno toccato il tema della collocazione politica del sindaco e sulle prospettive del centrosinistra in Italia. Muliere ha ricordato la sua lunga appartenenza al Partito Democratico, pur mantenendo uno spirito critico interno. Ha ribadito però che, da sindaco, rappresenta tutti i cittadini, indipendentemente dall’orientamento politico.
Il discorso si è poi allargato al panorama nazionale. Il sindaco ha sottolineato le difficoltà del centrosinistra nel proporre un’alternativa chiara al governo guidato da Giorgia Meloni, auspicando un confronto più basato su programmi e proposte concrete. Sull’operato della premier, ha osservato come molte scelte abbiano preso direzioni diverse rispetto alle promesse elettorali, segno delle difficoltà che emergono quando si passa dall’opposizione alla responsabilità di governo.
Progetti strategici e futuro industriale
Tra i temi più rilevanti emersi durante il programma c’è la questione dei progetti strategici per la città e il suo tessuto economico. In primo piano i lavori al Parco Castello, bloccati dai ritardi dell’impresa incaricata. Secondo il sindaco Rocchino Muliere, la ditta vincitrice dell’appalto non era in grado di rispettare i tempi e il Comune ha quindi avviato la rescissione unilaterale del contratto. Obiettivo: permettere alla seconda classificata di subentrare rapidamente e portare a termine l’opera, così da rispettare le scadenze del PNRR. «La priorità è ripartire il prima possibile», ha dichiarato Muliere, definendo “strumentali” le polemiche politiche sollevate dall’opposizione.
Altra questione cruciale è l’ex Ilva, storico pilastro industriale di Novi. Nei prossimi giorni scadrà il termine per le manifestazioni di interesse e il nodo resta la scelta di un partner privato in grado di garantire continuità. Il sindaco ha espresso forte contrarietà all’ipotesi di separare Taranto da Genova e Novi, sostenendo invece la necessità di mantenere un gruppo unitario. L’eventuale progetto di un forno elettrico a Genova potrebbe rafforzare la produzione e assicurare rifornimenti anche allo stabilimento novese, ma resta fondamentale non frammentare la filiera.
Il futuro del Parco e dell’Ilva rappresenta dunque due facce della stessa medaglia: da un lato la qualità della vita e degli spazi pubblici, dall’altro la tenuta del lavoro e dell’economia locale. Due priorità che si intrecciano nel disegno di sviluppo di Novi Ligure.