Filo Diretto

Sicurezza, servizi quotidiani e caso Amag: l’opposizione incalza la giunta di Alessandria

Il capogruppo della Lega Mattia Roggero a Filo Diretto: “Troppa improvvisazione, mancano risposte ai problemi reali dei cittadini”

Sicurezza, servizi quotidiani e caso Amag: l’opposizione incalza la giunta di Alessandria

Dalla manutenzione delle strade al controllo del territorio, la sicurezza e la gestione dei servizi essenziali e il caso Amag restano al centro del dibattito politico alessandrino. Ne abbiamo parlato a Filo Diretto con Mattia Roggero, capogruppo della Lega di Alessandria.

Sicurezza e gestione dei servizi essenziali

Il capogruppo della Lega in Consiglio comunale, Mattia Roggero, ha tracciato un bilancio critico dell’attività dell’attuale amministrazione. Secondo l’opposizione, il Comune confonde interventi ordinari con misure straordinarie, presentando come risultati eccezionali azioni che dovrebbero essere la normalità: dall’illuminazione pubblica alla pulizia dei cimiteri, fino alla cura del verde e al decoro urbano.

Il tema più caldo resta però la sicurezza. Dopo mesi di pressioni da parte dell’opposizione, sono state istituite le cosiddette “zone rosse” e introdotto l’uso del taser, ma per Roggero non basta: “La Polizia Locale – sostiene – è stata dirottata sui controlli dei parcheggi, trascurando la presenza nei quartieri e nei centri nevralgici della città”.

La microcriminalità, le spaccate nei negozi e il bivacco in centro alimentano la percezione di insicurezza tra i cittadini. L’opposizione rivendica di aver già sperimentato in passato forme di collaborazione con istituti di vigilanza privata, sottolineando la necessità di misure concrete e non solo di scaricare responsabilità sul governo centrale.

“Alessandria – conclude Roggero – ha bisogno di un’amministrazione capace di affrontare i problemi di tutti i giorni, senza rifugiarsi nella logica del ‘è colpa di qualcun altro’”.

Fondi Pnrr e logistica

Roggero respinge le accuse del Movimento 5 Stelle, secondo cui l’opposizione sarebbe poco costruttiva e priva di proposte concrete. Al contrario, il consigliere rivendica come molti fondi destinati alla città derivino da provvedimenti nazionali legati al centrodestra, citando i 20 milioni del decreto “salva Alessandria” e le risorse per il secondo ponte sul Bormida.

In primo piano anche il tema del polo logistico, considerato un investimento strategico non solo per Alessandria ma per l’intero Nord Ovest. L’opposizione sottolinea che il progetto affonda le radici nelle precedenti amministrazioni, con accordi siglati con il Comune di Genova e l’inserimento nelle zone logistiche semplificate nate dopo il crollo del Ponte Morandi.

Oggi lo sviluppo della logistica comprende nuovi insediamenti a San Michele e il potenziamento dello scalo ferroviario, con l’obiettivo di trasformare Alessandria nel retroporto naturale di Genova. “Non si tratta di un progetto di parte – ha dichiarato Roggero – ma di un’opportunità per i giovani e per il futuro economico della città”.

Il caso Amag

Secondo Roggero, la gestione di Amag negli ultimi mesi ha assunto i tratti di una “telenovela”, con presidenti dimissionari, consulenze discutibili e affidamenti giudicati non conformi dall’Autorità nazionale anticorruzione. L’opposizione sottolinea che si tratta di una società pubblica e che, pur operando come realtà privata, deve garantire rigore e trasparenza nell’uso delle risorse.

Le criticità emerse riguardano affidamenti di incarichi e consulenze esterne non sempre in linea con la normativa, oltre a decisioni gestionali ritenute opache. Le segnalazioni sono già arrivate agli organi di controllo del Comune, dai revisori dei conti alla Segreteria generale. A rendere ancora più teso il clima è la presentazione del bilancio 2025, resa nota tramite comunicati stampa anziché attraverso il Consiglio comunale. Un comportamento che l’opposizione considera inaccettabile e che sarà al centro delle prossime commissioni.

“Il nostro dovere – afferma Roggero – è pretendere chiarezza, perché parliamo di risorse che appartengono ai cittadini. Non possiamo accettare che la principale multiutility del territorio venga gestita in un caos amministrativo”.