Il reparto di cardiologia dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti ha evitato il pacemaker a un ragazzino lombardo affetto da cardiopatia congenita grazie alla crioablazione.
L’operazione
“Siamo stati tra i primi in Europa nel 2000 a dotarci di questa tecnologia diventandone tra i maggiori esperti”, ha sottolineato il primario Marco Scaglione.
Davide, undici anni, era in cura in un ospedale lombardo che si era appoggiato a un grosso centro per effettuare l’operazione, senza esito e rischiando una complicazione che avrebbe determinato l’impianto di un pacemaker. Il ragazzino è stato così trasferito d’urgenza all’ospedale di Asti ed è stato dimesso due giorni dopo l’intervento, riprendendo la sua vita normale.
Ad oggi più di 13mila pazienti hanno effettuato ablazioni nella struttura di Cardiologia di Asti e il 66% dei pazienti giungono da fuori provincia e dal resto d’Italia.