Il gruppo consiliare della Lega di Palazzo Rosso ha presentato un’interpellanza sull’utilizzo del centro comunale “Casa delle Donne” a seguito della promozione di “attività politiche di parte” e alla partecipazione alla protesta Pro Pal poi terminata con uno scontro con le forze dell’ordine davanti alla stazione.
L’interpellanza sulla Casa delle Donne
Secondo la Lega, inoltre, il centro avrebbe utilizzato “i propri canali social per attaccare rappresentanti istituzionali, dirigenti e personale tecnico del Comune” e sospeso la propria attività ordinaria “per aderire a iniziative elettorali a favore di Ilaria Salis, in violazione del regolamento comunale che vieta l’uso dei centri di incontro per finalità politiche”.
I consiglieri leghisti chiedono al sindaco Abonante e alla giunta “per quale motivo si consenta lo svolgimento di attività politiche all’interno del centro, in violazione delle norme; quali provvedimenti si intendano adottare per porre fine a tali irregolarità; se si ritenga opportuno verificare i requisiti per la concessione in uso dei locali; per quanto tempo ancora i cittadini dovranno tollerare un utilizzo politico di un bene comunale”.
“In democrazia ognuno è libero di esprimere le proprie idee — affermano i consiglieri della Lega — ma chi fa politica deve farlo con risorse proprie. Se la Casa delle Donne, come emerge dai loro stessi comunicati, sostiene apertamente iniziative a favore di Ilaria Salis, chieda a lei di pagare una sede privata dove poterle promuovere. Il sindaco Abonante ci dica chiaramente cosa intende fare per ristabilire legalità e correttezza nell’utilizzo degli spazi comunali”.