cronaca

Insulti e sputi agli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Torino: l’allarme dei sindacati

Il Sappe: "Questa volta la direzione di Torino ha il dovere di prendere seri provvedimenti, è inaccettabile tollerare dei comportamenti del genere”

Insulti e sputi agli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Torino: l’allarme dei sindacati

Non si arrestano gli insulti e le aggressioni verso gli Agenti di Polizia Penitenziaria nel carcere di Torino.

La situazione nel carcere di Torino

Nel primo pomeriggio della giornata di lunedì 6 ottobre, un detenuto egiziano ristretto presso la XII Sezione del Padiglione B, ha insultato e sputato sul volto ad un agente poiché pretendeva di uscire dalla cella e girovagare all’interno del corridoio.
A raccontare l’episodio è Vicente Santilli, segretario del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Anche se l’agente lo aveva informato che non poteva essere accettata una simile richiesta il detenuto lo insultava e poi, non contento, gli sputava vigliaccamente in pieno volto. Stiamo parlando un detenuto già noto per vari episodi di disordini. Questa volta la direzione di Torino ha il dovere di prendere seri provvedimenti, è inaccettabile tollerare dei comportamenti del genere”.

“Il Padiglione B dell’istituto penitenziario ‘Lorusso e Cutugno’ di Torino, sembrerebbe essersi trasformato in una vera e propria giungla, dove l’autorità dello Stato non varrebbe più nulla, e dove la popolazione detenuta, sempre più violenta, agirebbe incontrastata, imponendo la propria legge e facendo ciò che vuole, nella totale indifferenza della direzione e del Provveditorato Regionale.– denuncia il Segretario Generale dell’OSAPP, Leo Beneduci, che lancia un nuovo durissimo monito alle istituzioni – Qualora si continui ad ignorare quello che accade continuamente nella struttura detentiva, si rischierà di perdere definitivamente il polso della situazione con conseguenze che potranno essere di particolare gravità, tenuto che, ad oggi, chi di dovere non ha assunto alcun pur necessario provvedimento, malgrado l’escalation di criticità e violenze.”