Si annuncia all’insegna della stabilità il trimestre d’autunno per le industrie alessandrine. La maggior parte degli imprenditori prevede invarianza rispetto all’estate, e punta su investimenti e utilizzo degli impianti, sempre alti e in crescita.
L’indagine di Confindustria Alessandria
Lo confermano i risultati della 204° Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria che rileva le previsioni di attività delle imprese associate per il trimestre ottobre-dicembre 2025.
I principali indici SOP, che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti, rimangono sotto allo zero, in lieve flessione per occupazione, produzione e ordini totali ed export, ma la redditività migliora, ed è un buon segnale, ed è stabile il portafoglio ordini. La previsione di ricorso alla cassa integrazione resta bassa anche se in aumento rispetto all’estate.
Anche la rilevazione che riguarda i prezzi è in linea con quella del precedente trimestre: il 38% delle imprese prevede un aumento dei prezzi delle materie prime (era il 33% in estate), il 35% prevede aumenti per quelli dell’energia (era il 35%) e il 36% per i costi della logistica (era il 40% nella precedente indagine).
E queste tendenze si evidenziano anche a livello nazionale e regionale: la previsione dell’occupazione è a –3 (era –4 nell’ultimo trimestre), quella della produzione a –6 (era –2), quella degli ordini totali a –8 (era –2), quella degli ordini export a –12 (era –1). Migliora la previsione sulla redditività che risale a zero (era –4).
La previsione di ricorso alla cassa integrazione è sempre bassa ma in rialzo ed è formulata dall’8% degli imprenditori intervistati (era il 2%) e sono sempre in maggioranza al 79% (era il 78%), quelli che prevedono invariata l’occupazione. Sempre elevata la propensione ad investire, che segnala investimenti significativi o marginali che è in rialzo ed è dichiarata dal 73% degli intervistati (era il 71%), e anche il tasso di utilizzo degli impianti è sempre alto e in crescita al 79% della capacità (era 77%). Ha lavoro per più di un mese il 78% degli intervistati (era l’83%).
I principali settori produttivi hanno andamenti allineati con l’indagine complessiva: il metalmeccanico con indici negativi. Sono positivi gli indicatori dell’alimentare, settore influenzato dalla stagionalità, ad eccezione dell’export a zero. Segnali in linea per le imprese della chimica, gomma e plastica, negativi per produzione e ordini totali e a zero per occupazione e ordini export.
Per il settore del terziario coi servizi alla produzione le previsioni sono più positive rispetto al precedente trimestre: occupazione a +8 (era +5), il livello di attività a +12 (era zero), gli ordini interni a +4 (erano +5), la redditività rimane a zero.
I risultati dell’Indagine Congiunturale, elaborata dall’Ufficio Studi di Confindustria Alessandria, alla quale hanno collaborato 105 imprese associate tra le manifatturiere e quelle del terziario coi servizi alla produzione, sono stati presentati il 15 ottobre da Gian Paolo Aschero, Presidente di Confindustria Alessandria, e dal Direttore, Renzo Gatti.
“In questa indagine le nostre imprese esprimono una discreta capacità di tenuta – spiega Gian Paolo Aschero, Presidente di Confindustria Alessandria – le previsioni per l’autunno non si discostano sostanzialmente da quelle della rilevazione estiva, con la maggioranza degli imprenditori che indicano invarianza, anche se i saldi dello sbilancio tra ottimisti e pessimisti restano sotto allo zero. Il clima di fiducia è stabile e lo confermano la propensione agli investimenti e l’utilizzo degli impianti che rimangono alti, un discreto portafoglio ordini, pur con un aumento delle previsioni di ricorso alla cassa integrazione. E rimangono positive le indicazioni del settore del terziario coi servizi alla produzione, in questo momento trainante nel complesso dell’analisi congiunturale.
Anche le dimensioni aziendali e la propensione all’export, indubbiamente, diventano fattori di analisi che influiscono sulla complessità di lettura della situazione attuale, come emerge dall’indagine rapida del Centro Studi Confindustria: “nella rilevazione di settembre, la maggioranza delle grandi imprese industriali associate a Confindustria prevede un aumento della produzione”. Viceversa: “il saldo relativo a domanda e ordini diminuisce a settembre dopo l’aumento registrato nel mese precedente”, mentre: “le aspettative delle imprese sulla disponibilità di manodopera nei prossimi mesi peggiorano pur rimanendo positive”.
La tendenza che registriamo con la nostra indagine è allineata anche a livello regionale: per Confindustria Piemonte ‘clima di fiducia stabile per le imprese piemontesi. Pesa la frenata dell’export verso i mercati tradizionali’. Concludiamo quindi questo 2025 – sottolinea Aschero – con una sostanziale stabilità, pur nel persistere delle incertezze di scenario”.