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Discarica abusiva in via Vecchia dei Bagliani, Priano (FdI) chiede al Comune di intervenire

Il consigliere di Fratelli d'Italia segnala potenziali rischi per la salute pubblica e per l’ambiente e chiede chiarimenti all'amministrazione comunale

Discarica abusiva in via Vecchia dei Bagliani, Priano (FdI) chiede al Comune di intervenire

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Fabrizio Priano ha raccolto la segnalazioni di alcuni cittadini in merito alla presenza di una discarica abusiva situata in via Vecchia dei Bagliani ad Alessandria.

L’interpellanza

Secondo quanto riportato da Priano, la discarica sembra interessare terreni di proprietà incerta, pubblica o privata, all’altezza del numero civico 37. “La stessa stradina termina all’interno dello smistamento ferroviario ed è stato segnalato un cancello aperto e danneggiato, con cumuli di rifiuti abbandonati, tra cui lastre che potrebbero contenere amianto, all’interno dell’area delimitata appunto dal cancello divelto – aggiunge Priano –. La situazione presenta potenziali rischi per la salute pubblica (emissioni, contatto con materiali pericolosi) e per l’ambiente, oltre a possibili criticità di sicurezza in prossimità di infrastrutture sensibili“.

Il consigliere di Fratelli d’Italia ha pertanto presentato un’interpellanza in cui chiede a Sindaco e Giunta chiarimenti e azioni concrete allo scopo di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini.
E’ indispensabile verificare lo stato della proprietà dei terreni interessati e i relativi soggetti responsabili di eventuali abbandoni o sversamenti” – aggiunge Priano, chiedendo se sia già previsto previsto o se si possa attivare un sopralluogo tecnico anche congiunto con altri enti competenti per materia, al fine di valutare lo stato dei rifiuti, eventuali materiali pericolosi (es. lastre contenenti amianto) e le condizioni di accesso/sicurezza.

Il consigliere chiede inoltre la possibilità di mettere in atto “eventuali misure di prevenzione future, inclusa la valutazione di strumenti di monitoraggio temporaneo (ad es. fototrappole) per individuare i responsabili, nel pieno rispetto della normativa sulla privacy”.