Fine vita

Università Popolare In Corde Scientia: “Il metodo Ecel, la via empatica nell’accompagnamento al fine vita”

Il convegno “Accompagnamento empatico ai morenti. Formazione e pratica clinica”, il 27 novembre al Molinette di Torino

Università Popolare In Corde Scientia: “Il metodo Ecel, la via empatica nell’accompagnamento al fine vita”

TORINO – Restituire dignità, presenza e consapevolezza al momento più universale dell’esistenza: la morte. È questo l’obiettivo del metodo Ecel – Empathic Care of the End of Life (Accompagnamento empatico della fine della vita), ideato nel 2004 dalla tanatologa e formatrice Daniela Muggia, e oggi al centro dell’attività formativa dell’Università Popolare In Corde Scientia Aps (Upics).

Il metodo Ecel proposto dall’Università Popolare In Corde Scientia

Frutto di oltre vent’anni di ricerca e pratica clinica, il metodo Ecel rappresenta una sintesi unica tra conoscenze scientifiche, tanatologiche e contemplative, capace di coniugare l’approccio empatico alla persona con una visione non confessionale della spiritualità. A differenza di altri percorsi formativi, Ecel unisce in modo organico teoria e pratica, fondendo il rigore accademico con l’esperienza diretta maturata da Muggia nell’accompagnamento dei morenti e nel sostegno al lutto. È questo equilibrio tra scienza e compassione, di tradizione tibetana, che ha reso il metodo un punto di riferimento nazionale e internazionale per la formazione in ambito sanitario e relazionale.

Giunto alla sua sesta edizione, il corso Ecel 2025/2026, con inizio l’8 e 9 novembre 2025, è rivolto a operatori sanitari e cittadini interessati ai temi dell’accompagnamento empatico alla morte e al lutto. Il programma prevede 187 ore di formazione articolate in 16 moduli, con incontri online, due fine settimana in presenza e due ritiri residenziali esperienziali. Il corso è attualmente in fase di accreditamento Ecm presso la Regione Piemonte, a conferma della sua validità scientifica e formativa. È possibile partecipare sia all’intero corso sia a singoli moduli. Il percorso richiede frequenza obbligatoria, integrata da 180 ore di pratiche meditative e 50 ore di tirocinio, e si conclude con un esame finale per il conseguimento dell’attestato di Operatore Professionale Ecel, rilasciato da Upics nell’ambito della formazione non formale e continua.

Il corso, aggiornato ogni anno da un’équipe multidisciplinare di medici, psicologi e counselor, approfondisce i meccanismi dell’empatia e della compassione anche alla luce delle neuroscienze, offrendo strumenti concreti per migliorare la qualità delle relazioni d’aiuto, prevenire la sindrome da burnout e sostenere il processo del lutto. «Il metodo Ecel rappresenta l’eredità viva del lavoro e della visione di Daniela Muggia – afferma Delia Ravetti, presidente Upics Aps e docente Ecel – Il nostro compito oggi è far crescere quel seme, portando avanti il progetto che lei ha costruito con rigore e dedizione. Ecel unisce la conoscenza scientifica alla dimensione empatica dell’essere umano, un approccio laico, profondo e universale, che restituisce dignità e consapevolezza al momento del morire. Ciò che distingue il metodo è la sua visione, intorno alla persona che soffre si costruisce un “mandala”, che coinvolge curanti, familiari e caregiver. L’accompagnamento empatico non riguarda solo chi muore, ma anche chi resta, è un campo relazionale in cui tutti vengono toccati e trasformati. La compassione non è pietà, ma la capacità di sentire la sofferenza altrui e agire per alleviarla. Come diceva Stephen Levine, “la compassione è quando l’amore incontra la sofferenza dell’altro”. È una forza che cura chi la riceve e chi la dona. In un tempo in cui la morte viene rimossa, parlarne cambia radicalmente la qualità della vita. Daniela Muggia ricordava spesso che la consapevolezza della fragilità ci aiuta a vivere più pienamente. Il nostro sogno è portare il metodo Ecel in tutti i luoghi della fragilità – ospedali, Rsa, case di cura, hospice – affinché la cultura dell’accompagnamento empatico possa diffondersi ovunque ci sia sofferenza».

In continuità con la prospettiva e l’eredità di Daniela Muggia (1954 – 2025) – Premio Terzani 2008 per l’Umanizzazione della Medicina, autrice e docente – Upics promuove la diffusione di una formazione empatica in sanità, in dialogo costante con le più avanzate ricerche internazionali sull’accompagnamento al morire. A lei sarà dedicato il convegno “Accompagnamento empatico ai morenti. Formazione e pratica clinica”, che si terrà a Torino il 27 novembre 2025 presso l’Aula Magna “Achille Mario Dogliotti” dell’Ospedale Molinette. L’evento, promosso da Upics Aps, dall’Associazione Tonglen Odv e dalla Rete Euromediterranea per l’Umanizzazione della Medicina (Humana Medicina), con il patrocinio dell’AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, sarà moderato dal giornalista Daniel Tarozzi e dalla studiosa Rossana Becarelli(medico, antropologa e filosofa della scienza, presidente della Rete Mediterranea per l’Umanizzazione della Medicina). Il convegno, in attesa di accreditamento Ecm, vuole favorire il dialogo tra professionisti e cittadini sul tema dell’accompagnamento empatico e della dignità del morente. Nel corso della giornata interverranno numerosi professionisti e ricercatori che hanno collaborato con Daniela Muggia, insieme a rappresentanti del mondo accademico. Il pomeriggio sarà dedicato a testimonianze e contributi interdisciplinari, con la partecipazione, tra gli altri, di Claudia Rainville e Anne Givaudan, autrici con cui Daniela Muggia ha condiviso attività editoriali e percorsi di vita.

L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria al link: https://forms.gle/KFmFTeW14RzQJ5vy6.