Cronaca

Carceri piemontesi in “fiamme”. Rivolta al Ferrante Aporti e operazione antidroga al Don Soria

Scoperto nel carcere alessandrino Don Soria un vero e proprio smercio di droga messo in pedi dai detenuti. Rivolte nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino

Carceri piemontesi in “fiamme”. Rivolta al Ferrante Aporti e operazione antidroga al Don Soria

Carceri in fiamme in Piemonte: dal minorile Ferrante Aporti di Torino, dove ieri è evaso un ragazzo accusato di tentato omicidio, al carcere Don Soria di Alessandria, dove un’importante operazione dei giorni scorsi ha rivelato che all’interno del carcere cittadino c’era un vero e  proprio smercio di droga messo in pedi dai detenuti.

Rivolte nelle carceri piemontesi

Situazione critica anche nel carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino, dove la scorsa notte si sono verificate tre rivolte, nel giro di cinque ore, nelle sezioni 10ª e 6ª del Padiglione C con incendi, distruzione di arredi e tubazioni e lanci di oggetti.
Nel pomeriggio, un altro episodio violento nell’undicesima sezione del padiglione B, dove un detenuto ha colpito un agente con una sedia, procurandogli dieci giorni di prognosi come diagnosticato dal Pronto Soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino. Si tratta della 28esima aggressione dall’inizio dell’anno e del 39° agente ferito.
Domenica scorsa, inoltre, il personale di Polizia Penitenziaria ha salvato un detenuto italiano che stava tentando di impiccarsi.

L’Osapp sottolinea che quanto accaduto “rappresenta la conferma del collasso del sistema detentivo” e denuncia, inoltre, che a Torino “non è ancora stato programmato né affisso il piano ferie delle prossime festività natalizie e che i buoni pasto non vengono pagati dal mese di maggio, costringendo il personale ad anticipare di tasca propria: una situazione definita inaccettabile e mai vista”.