Imam predicava il terrorismo ai musulmani in carcere ad Alessandria: arrestato
L'arrestato è un marocchino che inneggiava a personaggi come Bin Laden e Mohamed Atta (l'autore dell'attentato alle Torri Gemelle).
Arrestato un pericoloso Imam che predicava il terrorismo in carcere ed esaltava i protagonisti delle stragi islamiche. Si tratta di un marocchino, musulmano radicale, che aveva accesso alle prigioni e predicava come “guida spirituale” alla popolazione carceraria. L’indagato (attualmente detenuto nel carcere di Novara) tra luglio 2020 e marzo del 2021, sfruttando il ruolo di Imam all’interno della casa di reclusione "San Michele" di Alessandria, ha esaltato alcuni atti terroristici commessi da cellule di “Al Qaeda” e “Daesh”.
Si può ben immaginare quale terreno fertile poteva trovare arringando i galeotti islamici, già detenuti e disposti a tutto, con le sue prediche ispirate all’odio razziale e religioso. Per fortuna sono intervenuti i Carabinieri che l’hanno assicurato alla giustizia.
Predicava terrorismo nel carcere di Alessandria
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, racconta "Prima Torino", è stata emessa dal Gip del Tribunale di Torino, su richiesta dalla locale Procura della Repubblica, nei confronti di un marocchino ritenuto responsabile di istigazione a delinquere in relazione ai delitti di terrorismo, nonché propaganda e istigazione a delinquere. Per di più, come contorno, è anche accusato di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
L’indagato (attualmente detenuto nel carcere di Novara) tra luglio 2020 e marzo del 2021, sfruttando il ruolo di Imam all’interno della casa di reclusione "San Michele" di Alessandria, ha esaltato alcuni atti terroristici commessi da cellule di “Al Qaeda” e “Daesh” ed esortato i fedeli alla jihad armato contro gli infedeli, invitandoli alla commissione di atti di martirio e violenza contro gli italiani.
Le indagini del Ros hanno evidenziato che il marocchino, durante le preghiere del venerdì tenute all’interno dell’istituto penitenziario, ha esaltato diversi attentati terroristici tra i quali quelli commessi in Francia all’indomani della riedizione delle vignette satiriche su Maometto da parte della testata Charlie Hebdo (settembre 2020).
Diverse sono state le invettive contro gli ebrei, ritenuti nemici giurati dell’Islam e di cui auspicava l’eliminazione dalla faccia della terra.
Bin Laden e Atta i suoi idoli
Le intercettazioni hanno anche posto in luce come, nell’attività di proselitismo verso gli altri detenuti di fede musulmana, l’indagato abbia incitato all’odio religioso, invocando la distruzione del Vaticano ed esprimendo la propria ammirazione per Osama Bin Laden e Mohammed Atta, definiti rispettivamente “difensore dell’Islam” e “persona rispettosa dei principi religiosi più autentici” (Atta è uno dei responsabili dell’attentato dell’11 settembre).
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Il destinatario del provvedimento cautelare, durante alcuni dialoghi, ha più volte espresso la volontà di realizzare azioni di martirio in nome del jihad (mediante attacchi terroristici con l’utilizzo di armi da fuoco, esplosivi o auto lanciate sulla folla), manifestando anche risentimento nei confronti dell’Autorità Giudiziaria italiana, ritenuta responsabile della sua detenzione, con propositi di vendetta verso il Tribunale di Torino. I Carabinieri hanno anche eseguito diverse perquisizioni a carico di nordafricani della “cerchia” islamica militante, nonché nei confronti della moglie del destinatario del provvedimento cautelare (una 50enne residente in provincia di Torino).
E’ stato dunque arrestato questo pericoloso Imam che predicava il terrorismo ai detenuti in carcere. Non è il primo caso di proselitismo terrorista che viene registrato a Torino: qualche mese fa era stato espulso un tunisino che inneggiava alla decapitazione del docente francese Samuel Paty.