Notte da incubo sul Turchino: con l'A26 chiusa per lavori, i Tir hanno intasato la statale 456
Una situazione di disagio che non si sarebbe dovuta verificare: i veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate non potevano transitare sul quel tratto.
La notte da incubo sulla strada del Turchino è stata documentata su Facebook sul "Gruppo viabilità Valli Stura e Orba". A causa della chiusura per lavori dell'A26, grossi tir si sono riversati lungo la statale 456, intasandola. Peccato che, come riportato sui comunicati di Autostrade per l’Italia, il transito di veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate era vietato.
Notte da incubo sul Turchino
"Siamo arrivati ora a casa, sani e salvi e con la macchina tutta intera, abbiamo rischiato grosso, un tir di dimensioni ragguardevoli, in uno dei punti più stretti della statale 456 ci ha stretti a monte della strada con l'intenzione di passare a tutti i costi! Dietro a quel tir ne ho contati altri 6 ( tutti delle stesse dimensioni)".
Si sfoga così un'utente del "Gruppo viabilità Valli Stura e Orba" a seguito della terribile nottata che ha dovuto trascorrere sulla statale 456. Una vera e propria notte da incubo causata dal transito di grossi tir che, non potendo muoversi lungo l'A26 tra Ovada e Genova Voltri in entrambe le direzioni, chiusa per lavori dalle 22 alle 6, si sono riversati sui tornanti della strada del Turchino andando così ad intasarla completamente.
Una delle principali problematiche della serata, tuttavia, ha riguardato il fatto che tir di grosse dimensioni si sono ritrovati a dover fare manovre azzardate su una strada di larghezza contenuta e pericolosa, con il rischio di impattare sugli altri veicoli che, inoltre, dovevano fare i conti con i precipizi sottostanti.
Il passaggio dei tir sulla statale 456 era vietato
Tale situazione di disagio sulla strada del Turchino, tuttavia, non si sarebbe dovuta verificare poiché, come segnalato dai comunicati di Autostrade per l'Italia, il transito di veicoli con massa superiore a 7,5 tonnellate era vietato. Chi proveniva da Alessandria si sarebbe dovuto essere dirigere sulla bretella di Predosa verso Novi Ligure per incanalarsi sulla vecchia autostrada A7 Milano-Genova, mentre chi chi proveniva da Genova, avrebbe dovuto percorrere sempre l’A7 Genova-Milano fino all’altezza di Serravalle Scrivia per poi proseguire per la propria destinazione.