Aumentano i casi Covid, ma il Piemonte si conferma in zona bianca
Cirio e Icardi: "Il fatto che l’occupazione ospedaliera resti molto bassa, pur aumentando a livello nazionale il numero di casi Covid è la dimostrazione di quanto sia efficace il vaccino".
Il pre-report settimanale di monitoraggio del Ministero della Salute e Iss colloca il Piemonte ancora una volta in zona bianca.
Pre report settimanale
I dati del pre report settimanale del Ministero della Sanità continuano a confermare il Piemonte in zona bianca. E' stato registrato un aumento dei casi Covid (ma questo anche per l'aumento dei tamponi dopo il 15 ottobre) ma il tasso di occupazione dei posti letto nelle strutture ospedaliere resta assolutamente contenuto.
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I dati
Nella settimana 18-24 ottobre, in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 0.91 a 1.08, ma la percentuale di positività dei tamponi si conferma all’1% e resta stabile il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e dei posti letto ordinari, che per entrambi è del 3% (tra le più basse in Italia).
Resta ampiamente sotto la soglia di allerta anche il valore dell’incidenza, che si attesta ad oggi a 36,16 casi ogni 100 mila abitanti.
La situazione epidemiologica e il numero dei ricoveri, sempre contenuti, concorrono favorevolmente a mantenere la regione Piemonte in zona bianca.
"L'importanza del vaccino"
A fare un'analisi della situazione sono il presidente regionale Alberto Cirio e l'assessore alla Sanità Luigi Icardi:
“Il fatto che l’occupazione ospedaliera resti molto bassa, pur aumentando a livello nazionale il numero di casi Covid, come conseguenza anche dei tanti asintomatici tracciati attraverso i tamponi per i green pass, è la dimostrazione di quanto sia efficace il vaccino. Per questo sulle terze dosi continueremo a correre veloci, come fatto fin dall’inizio della campagna vaccinale”.