Cronaca

Viola l'obbligo di dimora per continuare a spacciare: arrestato per la terza volta in un anno

Pluripregiudicato 27enne, extracomunitario, domiciliato a Garbagna.

Viola l'obbligo di dimora per continuare a spacciare: arrestato per la terza volta in un anno
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Il 28 ottobre 2021 i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Tortona hanno svolto un servizio di osservazione nei confronti di un pluripregiudicato 27enne, extracomunitario, domiciliato a Garbagna (AL) che, dal 1° ottobre scorso, in seguito a un altro arresto per essere stato colto in possesso di stupefacenti, era stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di residenza con l’autorizzazione a recarsi al lavoro in un paese del novese.

Spacciava anziché andare al lavoro

L’uomo durante la mattinata, invece che recarsi al lavoro, veniva notato in Tortona, mentre nei pressi della sede dell’ex Tribunale cittadino incontrava un giovane del luogo, noto per essere assuntore di stupefacenti al quale cedeva alcuni involucri, ricevendo in cambio delle banconote. I Carabinieri, pertanto, provvedevano, in due distinte fasi, a bloccare entrambe le persone eseguendo perquisizioni nei loro confronti, dall’esito positivo. L’acquirente veniva trovato in possesso di tre dosi di cocaina, mentre sul veicolo, con targa francese, in uso allo spacciatore venivano rinvenute –occultate nel poggiatesta- altre quattro dosi di cocaina ed una di hashish.

Arrestato per la terza volta in un anno

Il 27 enne mentre veniva dichiarato in arresto, lamentando che quello era il suo terzo arresto in un anno, dava in escandescenze minacciando e tentando di aggredire i Carabinieri, fino alla sua immobilizzazione, guadagnandosi così l’ulteriore contestazione del reato di resistenza a pubblico ufficiale.

Arresti domiciliari e braccialetto elettronico

Dopo aver trascorso la notte nelle camere di sicurezza della Caserma di Tortona, il giovane veniva tradotto presso il Tribunale di Alessandria, ove l’Autorità Giudiziaria convalidava l’arresto e disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari, una volta ottenuto il consenso relativo all’applicazione del braccialetto elettronico.

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