Dopo 70 anni sipario alzato al teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure
Sabato 6 novembre. Il segno di un nuovo corso storico per la cultura e i Novesi.
Dopo più di settant’anni di inattività e sei anni di restauro, il teatro Romualdo Marenco di Novi Ligure, sabato 6 novembre, alzerà il suo sipario con una serate d’eccezione. Il segno di un nuovo corso storico per la cultura e i Novesi.
Sabato 6 novembre, alle 20,30, il palco dello storico teatro Marenco, uno dei tre teatri per acustica ed architettura più belli del Piemonte, ospiterà la tanto attesa serata di inaugurazione.
Un momento di grande coinvolgimento non solo per gli appassionati ma per tutta la cittadinanza che ha seguito con passione il progetto di restauro.
La cultura diventa speranza
“Restituire non solo un teatro ma tracciare un solco dove la cultura diventa speranza. Un messaggio forte e per tanto tempo desiderato, ecco il significato più alto di questa serata- afferma la Presidente della Fondazione Teatro Romualdo Marenco Ada Geraldini Caraccia -un segnale chiaro di come passione, volontà e tenacia siano state fondamentali per raggiungere questo obiettivo e di come le tante sinergie private e istituzionali possono lavorare bene insieme. Il mio augurio è che questo teatro sia vissuto soprattutto dai giovani, che diventi il teatro di tutti, dei Novesi e del territorio del Basso Piemonte”.
Una serata inaugurale -solo ad invito- di musica e prosa per rendere omaggio al Maestro Romualdo Marenco, primo violino e direttore dei balli del Teatro alla Scala di Milano. Le sue opere, conosciute in tutto il mondo, hanno accompagnato il Risorgimento italiano annoverandolo tra i compositori più importanti dell’epoca non solo a livello nazionale ma anche internazionale visto che le sue opere sono andate in scena nelle più importanti capitali europee.
Strumentisti della Scala di Milano
A interpretare le musiche di Marenco e di Bottesini, virtuoso del contrabbasso e suo grande amico, sono gli strumentisti del Teatro alla Scala di Milano: Duccio Beluffi Primo Violino, Roberto Nigro Secondo Violino, Elena Faccani Viola, Beatrice Pomarico Violoncello, Alessandro Serra Contrabbasso.
Il legame con il teatro meneghino, Bottesini e Marenco sarà siglato con un programma che omaggia l’illustre novese e la memoria dei due amici, quasi a volerne evocare la presenza in una serata così importante non solo per la città di Novi Ligure ma per la Cultura tutta. Di Giovanni Bottesini è stata scelta dai maestri della Scala il Gran Quintetto in Do minore op.99 e di Romualdo Marenco: Auxilium ex alto, un elegante valtzer che coinvolgerà e innalzerà l’animo del pubblico riportandolo virtualmente alla fine dell’Ottocento.
Riccardo Forte e il saxofonista Diego Borotti
Per la parte di prosa salirà sul palco Riccardo Forte, attore di teatro ma conosciuto dal grande pubblico per le sue interpretazioni cinematografiche e i suoi ruoli nelle fiction italiane più importanti, accompagnato dal maestro Diego Borotti saxofonista, compositore e arrangiatore di lungo corso. Lo spettacolo dal titolo: “Jazz, chihuahua ed altre storie” dove gli ultimi eroi metropolitani, emarginati, eroi da fumetto salvano il mondo che nel frattempo li ignora. Storie di strada, di grandezza e di misere condizioni, di lucida visionarietà artistica e di vite da emarginati, quelle dei grandi del jazz passato in uno scambio continuo tra parola e note. Storie che raccontano i due protagonisti attraverso le parole di Geoff Dyer, con i gesti, i rumori, i suoni pieni di “drive” e di “swing”, di “larghi” sommessi e dell’incalzare ostinato e ritmico del miglior jazz.
Presentano Federica Panicucci e Lorenda Furno
Federica Panicucci, nota conduttrice tv e radiofonica, Loredana Furno étoile del Balletto del Teatro di Torino, si alterneranno invece sul palco intervistate da Giulio Graglia direttore artistico del teatro Marenco che spiega la sua scelta artistica: “Per l’inaugurazione ho pensato ad una condivisione di più arti. A partire dalla prestigiosa presenza dei maestri della Scala di Milano e della étoile Loredana Furno: il connubio tra musica e danza sarebbe piaciuto a Romualdo Marenco, a cui è dedicato il teatro di Novi, che nel 1872 viene chiamato alla Scala come primo violino a dirigere opere e balletti. Poi ho pensato al teatro dei grandi con la prosa ed infine alle nuove arti. Dunque, un melting pot di musica, opera, prosa, danza, televisione e cinema”.
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