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Terapia Intensiva Neonatale: prima casa per piccoli guerrieri

L’inaugurazione dei nuovi locali si è svolta il 29 aprile.

Terapia Intensiva Neonatale: prima casa per piccoli guerrieri
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Un trasporto rapido dalla sala parto alla Terapia Intensiva Neonatale, l'intervento dei medici e poi l'incubatrice diventa la sua casa per pochi giorni oppure addirittura per mese nei casi più complessi.
Sono i primi istanti di vita di un bambino nato prematuro, ovvero in anticipo rispetto ai 9 mesi canonici di gravidanza, che necessita quindi di cure intensive per supportare il respiro e monitorare il lavoro del cuore. Numerose sono infatti le attività che vengono svolte nella Terapia Intensiva Neonatale dell'Azienda Ospedaliera di Alessandria, dall'assistenza ventilatoria invasiva e non invasiva al monitoraggio ecografico dell’encefalo e cardiaco e più in generale di tutti i parametri vitali dei bimbi ricoverati, fino alla riabilitazione e il monitoraggio fisiatrico respiratorio, neurofunzionale e muscoloscheletrico nei pazienti più critici.

Assistenza attenta e costante

“Noi forniamo assistenza a circa 160 bambini all'anno - afferma Federico Schena, Direttore della Terapia Intensiva Neonatale dell'Ospedale di Alessandria - provenienti da Alessandria ma anche dalle aree di Novi, Casale e Asti. Attualmente i bimbi prematuri possono nascere già alla ventiquattresima settimana, pesando quindi meno di 1Kg”.

Mamma e bambino sempre vicini

Quando sono così piccoli necessitano di molte attenzioni che vengono fornite costantemente dal personale infermieristico, inoltre hanno bisogno di rimanere ricoverati all’interno di incubatrici specifiche che ripropongano l’ambiente dell’utero materno, quindi al caldo e senza eccessivi stimoli sonori e luminosi. L’inaugurazione dei nuovi locali si è svolta il 29 aprile e dopo il trasferimento i piccoli neonati potranno godere di una maggiore vicinanza e privacy con le proprie mamme e più in generale con le famiglie grazie all’inaugurazione del nuovo reparto: “Trasferendo la TIN dall’Infantile al settimo piano del presidio Civile – sottolinea il Dr. Schena – le mamme ricoverate in Ginecologia potranno vedere fin da subito i loro piccoli, senza necessità di spostarsi da una palazzina all’altra, e i genitori potranno stare con loro in completa riservatezza grazie alla nuova disposizione delle incubatrici all’interno di singoli box a cui è associato un colore. Sarà inoltre più semplice e sicuro il trasporto dei bimbi dalla sala parto al reparto per un pronto intervento, nonché la realizzazione di piccole operazioni direttamente in loco grazie a una sala specifica dalla pressione e dall’aria controllata”.

Valter Alpe, Direttore Generale AO AL

“L’intervento rappresenta la possibilità di unificare l’area fisiologica del nido con quella patologica per i bimbi che necessitano di un trattamento precoce. Al netto degli innegabili vantaggi di spazi più ampi e un rinnovato parco tecnologico, l’intervento è particolarmente qualificante per la qualità dell’assistenza erogata dalla Azienda Ospedaliera di Alessandria quale hub di riferimento per il territorio delle province di Alessandria e Asti, rispondendo pienamente agli obiettivi di salute per i pazienti e garantendo la massima integrazione con i percorsi del territorio”

Davide Dealberti, Direttore di Ostetricia e Ginecologia AO AL

“L’avvicinamento della TIN al reparto di Ostetricia e Ginecologia per noi è un grande traguardo perché permetterà di evitare il distacco dell’unità mamma-bambino: già dal primo giorno dopo il taglio cesareo, infatti, la mamma potrà infatti essere accompagnata a vedere il suo bambino. Questo nuovo approccio consentirà alle famiglie di affrontare questo duro periodo in maniera più serena e al nostro Ospedale di crescere ulteriormente in termini di qualità della prestazione e dell’assistenza offerta”.

Federico Schena, Direttore Terapia Intensiva Neonatale AO AL

“Il trasferimento del nuovo reparto porterà sicuramente innanzitutto importanti miglioramenti a livello logistico e di sicurezza perché avere nello stesso presidio la sala parto e la TIN consentirà una più rapida attivazione del neonatologo in caso di urgenza, evitando così il trasporto in ambulanza del bimbo prematuro. Un altro aspetto importante riguarda l’organizzazione dello spazio e la sua realizzazione. Nel nuovo reparto, infatti, ogni posto letto è stato concepito come box singolo attrezzato con poltrona per marsupioterapia e allattamento, fasciatoio e lavandino nell’ottica di una maggiore privacy e coinvolgimento della famiglia nel processo di cura del neonato, con benefici importanti sia dal punto di vista psicologico sia nel velocizzare la guarigione del neonato, come dimostrano le evidenze scientifiche. A tutto questo si aggiunge la grande attenzione prestata nella scelta dei colori e nel controllo degli stimoli rumorosi e luminosi al fine di creare un ambiente il più possibile famigliare”.

Sindaco di Alessandria: “Ogni volta che frequento questo salone mi trovo davanti a momenti di grande gioia, incontri in cui vengono presentati impegni, progetti, ristrutturazioni e rivisitazioni. Si percepisce quindi la voglia di migliorarsi continuamente, di mettersi in gioco per potenziare sempre di più il servizio al paziente. Ritengo che ogni miglioria intelligente, come quella presentata oggi, offre un elemento ulteriore di approvazione e ammirazione nei confronti di questa struttura hub”.

Assessore alla Sanità Regione Piemonte: “Questo è un momento che aspettavamo da anni, l’inaugurazione della Terapia Intensiva Neonatale vicino all'Ostetricia, evitando così percorsi in ambulanza del bimbo prematuro verso il presidio Infantile. Oggi mamma e bambino potranno quindi stare insieme, con un conseguente aumento della sicurezza del percorso nascita, della privacy e soprattutto una maggiore vicinanza della famiglia. Si tratta di un primo passo di una strada che abbiamo avviato: a breve verranno sbloccati due lotti che andranno a trasformare l’Ospedale Infantile. Un altro importante tema è poi quello del nuovo ospedale. Abbiamo da poco concluso lo studio di definizione dei contenuti del nuovo ospedale che scatta una fotografia delle aree di competenza di Alessandria e Asti, del fabbisogno sanitario del territorio e delle malattie endemiche dell'area: partiamo dal contenuto e poi passiamo al contenitore. Quella di oggi costituisce una manifestazione importante di attenzione verso questo territorio e sono orgoglioso del risultato raggiunto”.

Presidente della Regione Piemonte: “Oggi andiamo a inaugurare un’iniziativa concreta in una realtà che aveva bisogno di un’innovazione nella parte più tecnica e che ci permetterà di essere più efficaci nel salvare le vite dei più fragili, come questi bimbi nati prematuri. Si tratta di un intervento che si inserisce nel piano di rivalorizzazione del territorio in ambito sanitario nel dotare la città di un ospedale all'avanguardia. Partiamo dai contenuti e non dal contenitore, dalle verifiche per non compiere errori già fatti in passato, per spendere bene e in fretta le risorse destinate al nuovo ospedale perché, come ci ha insegnato la pandemia, sulla sanità non si taglia”.

Alpe
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