I dettagli delle indagini

Omicidio Hotel Londra, l'assassino confessa: "Ho avuto un momento di follia"

Ha confessato senza però precisare il perché del suo efferato gesto.

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Resi noti i dettagli delle indagini condotte dai Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Alessandria, che hanno determinato il fermo, disposto dall'Autorità Giudiziaria, dell'uomo ritenuto l'autore dell'omicidio del portiere dell'Hotel Londra di Alessandria.

 

Omicidio Hotel Londra

Questo pomeriggio, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Alessandria, si è tenuta la conferenza stampa nel corso della quale sono stati resi noti i dettagli delle indagini condotte dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alessandria, coadiuvati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale, coordinate dalla Procura della Repubblica Alessandrina, che hanno condotto al fermo, disposto dal Sost. Proc. dr. Andrea TRUCANO, del 46enne Aiello Proietto Giuseppe, ritenuto l’autore dell’efferato omicidio del 69enne Faravelli Alberto, portiere dell’Hotel Londra di Alessandria, avvenuto la notte tra l’8 e il 9 maggio scorsi.

Nel corso della conferenza, il signor Procuratore della Repubblica di Alessandria, dr. Enrico CIERI ha ricostruito la vicenda a partire dell’allarme al “112” dato da un passante, al tempestivo intervento delle pattuglie dei Carabinieri, che hanno subito bloccato il presunto responsabile e, successivamente, rinvenuto gli oggetti verosimilmente utilizzati per colpire la vittima: una stuatuetta etnica ed un vaso.

L'assassino confessa

L’uomo, che aveva indosso abiti che presentavano quelle che gli investigatori ritengono macchie di sangue, poi repertati dai militari della Sezione Investigazioni Scientifiche sopraggiunti per i rilievi del caso, ha dapprima ammesso di essere stato lui ad aggredire il portiere, salvo poi chiudersi nel silenzio, non prima, però, di aver fatto ritrovare agli investigatori il tablet utilizzato dagli addetti dell’albergo per “gestire” le telecamere, che egli aveva nascosto nel tentativo di impedire di risalire ad eventuali registrazioni dell’accaduto. Immagini che, purtroppo, non sono state registrate a causa di un guasto tecnico del sistema di videosorveglianza dell’Hotel.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e quelli della Sezione Investigazioni Scientifiche hanno poi ricostruito i movimenti di dell'assassino, dal suo arrivo in Hotel, registrato intorno alle 18.00 dell’8 maggio, sino all’intervento delle pattuglie.

"Un momento di follia"

Sul posto, sin dalle prime ore della notte, anche il Sost. Proc. dr. TRUCANO, che ha immediatamente assunto il coordinamento delle indagini, poi proseguite con l’accompagnamento presso il Comando Provinciale Carabinieri del sospettato che, al termine di un lungo e puntuale interrogatorio svoltosi alla presenza del suo avvocato, posto di fronte alla molteplicità degli elementi a suo carico raccolti dagli investigatori, ha confessato al magistrato e agli inquirenti di aver ucciso Faravelli Alberto, spiegando che sarebbe avvenuto in "un momento di follia" senza tuttavia, al momento, precisare il perché del suo efferato gesto.

Il dr. CIERI ha inoltre precisato che:

  • in occasione dell’udienza di convalida svoltasi nella tarda mattinata odierna PROIETTO AIELLO si è avvalso della facoltà di non rispondere e che a breve è attesa la decisione del GIP;
  • nel corso della mattinata si è svolto l’esame autoptico a cura del medico legale incaricato, al quale hanno presenziato anche i Carabinieri della Sezione Investigazioni Scientifiche che avevano proceduto ai rilievi tecnici sul luogo del delitto.
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