ALESSANDRIA

Omicidio Hotel Londra: l'assassino non parla. Il portiere di notte ucciso con una statuetta e un vaso

Il procuratore di Alessandria: "Il movente non è ancora certo dalle dichiarazioni dell'indagato, è necessario un accertamento psichiatrico".

Omicidio Hotel Londra: l'assassino non parla. Il portiere di notte ucciso con una statuetta e un vaso
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Emergono nuovi particolari riguardo l'omicidio che è avvenuto nella notte tra domenica 8 maggio e lunedì 9, all'albergo "Londra" di Alessandria.

Nessun movente

A raccontare le ultime novità è stato Giuseppe Aiello Proietto, il 47enne che ha ammesso l'assassinio del portiere Alberto Faravelli di 69 anni. La sua ricostruzione, secondo gli inquirenti, è ancora confusa.

"Il movente non è ancora certo dalle dichiarazioni dell'indagato, è necessario un accertamento psichiatrico - fa sapere alla TGR Piemonte, il procuratore di Alessandria, Enrico Cieri. A questo scopo sono state acquisite le cartelle mediche delle strutture in cui è stato in cura, nella zona di Monza e Alessandria. Alcune dichiarazioni rese durante l'interrogatorio al Comando Provinciale, lo stesso giorno del delitto, depongono per uno stato di non evidente lucidità. Di certo - rimarca Cieri - Faravelli non ha avuto alcun ruolo, se non di vittima passiva della violenza altrui; non c'è stata alcuna provocazione, alcuna azione offensiva. Resta comunque difficile ricostruire l'aggressione perché, per un problema tecnico, l'impianto di videosorveglianza dell'albergo non funzionava".

Il tentato rientro in camera

Dopo l'aggressione, il presunto assassino aveva cercato di rientrare in camera ma facendo uso delle chiavi sbagliate. Aveva su di se i vestiti e le scarpe sporchi di sangue, su cui i Ris stanno facendo i rilievi per riuscire a trovare nuovi particolari utili alle indagini.

La vittima sarebbe stata colpita prima a mani nude, poi con una statuetta e infine, quando era già a terra, con un vaso. Successivamente, il 47enne avrebbe cercato anche di ripulire gli oggetti usati per portare a termine l'omicidio: in primis la statuetta poi ha cercato di fare sparire il tablet che gestiva con le telecamere di sorveglianza dell'hotel.

 

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