Picchiato a morte in stazione: le inquietanti corrispondenze fra Casale, Senigallia e Colleferro
Oggi l'interrogatorio di garanzia.
C'è un fermo per l'aggressione e la morte di Cristian Martinelli, avvenuta in pieno giorno, lo scorso venerdì 14 ottobre 2022, nella stazione di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria. Si tratta di un 20enne moldavo, Nicolae Capstrimb, (attualmente detenuto nel carcere di Vercelli) che avrebbe fatto le prime ammissioni.
L'uomo prima di morire ha detto:
"Aiutatemi, mi hanno pestato a sangue".
Presenti al momento dell'aggressione un gruppo di 20enni
Il motivo dell'aggressione potrebbe essere il tentato furto di un paio di occhiali. C'erano, durante quei momenti drammatici per il 34enne, un gruppo di 20enni (molti con precedenti penali e avvezzi alla violenza) residenti nella zona di Casale, sembrerebbe capeggiati da una ragazza, che hanno assistito alla scena senza fermare neanche per un secondo il moldavo.
Qualcuno, secondo le notizie emerse, avrebbe incitato l'aggressore a continuare e, successivamente, pare che abbia cercato di sviare le indagini dei carabinieri con falsi indizi postati sui social.
Quanto accaduto nella cittadina alessandrina, non può che non far venire in mente l'aggressione al 39enne Alika Ogorchukwu, avvenuta a luglio di quest'anno a Civitanova nelle Marche. Fu picchiato a bastonate, da un uomo, Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, originario di Salerno, dopo che il nigeriano chiese insistentemente l'elemosina alla sua fidanzata. Anche in questo caso nessuno mosse un dito e intervenì per evitare che perdesse la vita addolorato e dissanguato.
Casale come Colleferro?
Alcuni paragonano la brutalità dello scenario del pestaggio di Cristian all'omicidio di Willy, il ragazzo vittima due anni fa, il 6 settembre 2020, della brutale aggressione avvenuta durante una rissa a Colleferro, in provincia di Roma. Il giovane capoverdiano fu preso ferocemente a calci e pugni per aver difeso un amico durante una lite.
La stessa cosa è successa al 34enne di Trino Vercellese, anche se il contorno della vicenda ha particolari diversi rispetto al 21enne romano.
Intanto la sorella di Cristian fa sapere alla stampa:
“Vogliamo sapere cos’è successo a mio fratello: chiediamo giustizia!”.