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Pontestura: le aree protette del Po ospitano le riprese del film su Enzo Ferrari

L’Ente-Parco ha espresso parere favorevole in considerazione del periodo di svolgimento delle riprese e della loro breve durata

Pontestura: le aree protette del Po ospitano le riprese del film su Enzo Ferrari
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Il luogo scelto per le riprese si trova in comune di Pontestura, all'interno dei 14 mila ettari particolarmente ricchi di biodiversità tutelati dalla Zona di Protezione Speciale (ZPS) IT1180028 “Fiume Po – tratto vercellese alessandrino” e dal Parco naturale del Po piemontese.
In un luogo simile, per evitare dannose interferenze con il delicato equilibrio dell’ambiente circostante, occorre evidentemente il massimo dell’attenzione: per questo motivo l’Ente-Parco ha espresso parere favorevole esclusivamente in considerazione del periodo di svolgimento delle riprese e della loro breve durata. Ottobre e novembre infatti corrispondono ad un momento dell’anno in cui non si crea particolare disturbo alla fauna ed inoltre gli uccelli svernanti non sono ancora arrivati.
Precise sono state infatti le prescrizioni che l’Ente-Parco ha dato: il sito rimarrà a disposizione della produzione cinematografica soltanto per il tempo strettamente necessario per ultimare le riprese. Altra condizione obbligatoria ed essenziale per il parere favorevole dell’ente è stata la temporaneità dell'iniziativa, con conseguente ripristino dei luoghi, tale per cui tutti gli allestimenti, compresa la minima sistemazione del tracciato esistente, necessaria per girare le scene con i veicoli da corsa storici, saranno smantellati e saranno ripristinate le condizioni precedenti. Il termine ultimo che è stato dato è il 30 novembre.

Le specie protette in quest'are sono oltre 50

In quest’area protetta della Rete Natura 2000 le specie, inserite nella direttiva “Uccelli” e quindi sottoposte a grande tutela, sono oltre cinquanta. Dunque questa è anche un’area di sosta vitale per l’avifauna svernante. Tra le altre specie, arrivano qui la gru (Grus grus) e l’airone bianco maggiore (Ardea albus). Ma non solo, in quanto sono presenti colonie stabili di airone cenerino (Ardea cinerea), di sterna comune (Sterna hirundo) e di fraticello (Sterna albifrons), e, tra i tanti altri uccelli nidificanti, che compaiono nell’elenco della direttiva “Uccelli”, vi è anche l’occhione comune (Burhinus oedicnemus), una specie poco diffusa nelle nostre zone e che nidifica a terra. Alto è pure il numero di mammiferi e di altri animali rari che necessitano di particolare protezione, tra i tanti la puzzola (Mustela putorius), la martora (Martes martes), varie specie di pipistrelli, la testuggine palustre europea (Emys orbicularis), il tritone crestato italiano (Triturus carnifex), e la trota marmorata (Salmo trutta marmorata).
Non solo fauna però, perché questa ZPS conta ben dodici ambienti tutelati dalla direttiva “Habitat”, boschi, ma anche vaste formazioni erbose coperte in primavera da splendide fioriture di orchidee, e ambienti di acque correnti o ferme che ospitano piante estremamente rare, come il rarissimo quadrifoglio acquatico (Marsilea quadrifolia).

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