ALESSANDRIA E PROVINCIA

La Regione impiega circa 3 milioni per dare opportunità di occupazione

Lavoro: "Chiorino, finanziati 162 “cantieri” coinvolgendo più di 700 disoccupati"

La Regione impiega circa 3 milioni per dare opportunità di occupazione
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Un’opportunità concreta di occupazione per le persone più svantaggiate e deboli che faticano ad entrare nel mondo del lavoro. L'assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, guidato da Elena Chiorino, ha appena approvato 162 progetti presentati dai 127 Comuni che hanno aderito al bando, avviato nella scorsa estate, per l’inserimento nei cantieri di lavoro di persone disoccupate e in condizioni di svantaggio.

“Creiamo opportunità di lavoro per garantire la dignità delle persone. Non assistenzialismo, ma misure, come questa, volte a favorire l'occupazione: lo dicono i numeri, i fatti parlano chiaro – così l’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino commenta l’esito del bando regionale relativo ai cantieri di lavoro - mettiamo a disposizione importanti risorse regionali per facilitare l'inserimento lavorativo e sostenere così il reddito delle persone in difficoltà con impieghi in opere di pubblica utilità come attività forestali e vivaistiche, di rimboschimento, di sistemazione e di interventi in montagna volte al miglioramento dell'ambiente e delle aree urbane. Un aiuto che ha una doppia valenza proprio perché supporta anche le amministrazioni nel garantire i servizi sul territorio che con il solo personale in organico, in molte situazioni, non potrebbero essere adeguatamente svolti".

Le risorse
La misura si traduce in un investimento di circa 3 milioni di euro esclusivamente destinati ai cantieri di lavoro: una prima opportuna risposta ai bisogni di chi oggi è in difficoltà ad inserirsi in contesti lavorativi ordinari. La risposta dei Comuni al bando regionale è stata decisamente ampia: sono 162 i progetti complessivi ammessi a contributo, di cui 141 rivolti a 710 disoccupati e 21 destinati a 68 persone sottoposte a misure di restrizione della libertà personale.

I tempi di realizzazione

I Comuni dovranno avviare le attività, attraverso un apposito bando, per raccogliere le candidature delle persone, entro 90 giorni dalla pubblicazione della graduatoria di ammissione sul Bollettino Ufficiale della Regione. Un cantiere può durare da 40 a 260 giorni.

Chi può accedere ai cantieri di lavoro

Possono accedere tutti coloro che si ritrovano in uno stato di disoccupazione, in condizioni di particolare disagio sociale e familiare, di età uguale o superiore a 45 anni, dando priorità a chi ha bassa scolarità; può essere inserito anche chi si ritrovasse in carico ai servizi sociali. Una seconda tipologia di cantieri è rivolta alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, detenute nelle carceri o in esecuzione penale esterna. Chi è interessato può rivolgersi al proprio Comune o al Centro per l’impiego più vicino.

Le attività dei cantieri di lavoro
Si tratta di opere di pubblica utilità, con rilevanza sociale e di supporto a fasce più fragili della popolazione. Alcuni esempi: costruzione di opere di pubblica utilità, piccola manutenzione del patrimonio pubblico, realizzazione di servizi di pubblica utilità, attività ausiliarie del servizio pubblico, come interventi nel campo dell’ambiente, dei beni culturali, del turismo o altri servizi pubblici. Possono affiancare gli operai comunali nella pulizia di parchi gioco per bambini e in altre attività di manutenzione dei beni pubblici. I progetti possono essere integrati con percorsi di formazione finalizzati sia allo svolgimento delle attività, sia a offrire competenze spendibili in seguito sul mercato del lavoro. I partecipanti ai cantieri percepiranno un’indennità giornaliera che va da 20,48 a 35,84 euro in base alla durata e all’orario settimanale, oltre agli eventuali servizi integrativi di sostegno al reddito, come il buono pasto o il rimborso dei trasporti. Saranno coperti da assicurazione Inail, Inps e RC e dotati di dispositivi di protezione individuale a seconda del tipo di prestazione lavorativa.

Dove si svolgeranno i cantieri di lavoro

16 nell’Alessandrino, 18 nell’Astigiano, 2 nel Biellese, 13 nel Cuneese, 20 in provincia di Novara, 58 nel territorio della città metropolitana di Torino, 4 nel Verbano-Cusio-Ossola e 10 nel Vercellese.

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