Max Ferrigno torna a Casale Monferrato con la sua arte e la sua storia dopo 10 anni
L'esposizione sarà inaugurata sabato 15 aprile al Castello del Monferrato
Sarà inaugurata sabato 15 Aprile alle 17:00, la personale “MAX FERRIGNO – BAD GIRL”, allestita al Castello del Monferrato con la curatela di Laura Francesca Di Trapani. Contestualmente si presenterà anche il libro : “Max Ferrigno – mise-en-scène di un artista dispettoso” edito da Serradifalco Editore e scritto da Laura Francesca Di Trapani. A presentare il volume, oltre alla presenza dell’autrice e dell’artista, interverranno Fabrizio Modina, noto storico della mitologia contemporanea, e i curatori Christian Gangitano e Alessandro Riva, esperti di Japan Pop e New Pop.
Stile unico
Max Ferrigno classe 1977, nato a Casale Monferrato , ma da diversi anni palermitano d’adozione, noto per il suo stile unico, fatto da una commistione di suggestioni nipponiche, estetica manga e cinema, presenta la sua ultima collezione che prende il nome di “Bad Girl”.
Nel lavoro di Ferrigno i personaggi dei cartoons, o le camgirl, o i protagonisti di saghe cinematografiche famose seducono lo spettatore, avvolgendolo in atmosfere colorate (decisamente dark nella prima parentesi pop surrealista e poi dai toni da sorbetto patinato), indossando una maschera che l’osservatore più attento e curioso farà cadere per scoprire il linguaggio cifrato e simbolico. La mostra è già stata esposta a Venezia a Palazzo Revedin Pisani, a Catania presso Palazzo Asmundo di Gisira, a Milano alla Galleria Il Castello e a Bagheria al Museo Guttuso.
“La rappresentazione del femminile, preponderante nella ricerca di Ferrigno, trova in Bad Girl il suo ultimo capitolo” – spiega la curatrice Laura Francesca Di Trapani – “sono donne eroine che sovvertono le regole, vestite di quella sensualità mai volgare, ma semmai vicina all’immagine da lolita. La narrazione vive una fase di maggiore maturità, dialogando sempre più con quell’aspetto cinematografico a lui tanto caro”.
“Con BadGirl inizia una nuova fase, che si lega concettualmente e soprattutto iconograficamente alle Camgirl “– spiega Max Ferrigno – “Una collezione sperimentale dove avevo già abbandonato momentaneamente l’anatomia manga, per lavorare su un canone realistico. L’immaginario continua ad essere una piena celebrazione di questa icona femminile, che governa il mio mondo. Con uno sguardo alla letteratura giapponese che deriva dal revenge movie nipponico di fine anni 70 ed inizi anni 80. La mia musa è cazzuta, intelligente, forte, vendicativa, una donna capace di governare il potere. Da Lady Snowblood a Beatrix Kiddo, insomma la Donna che Vince su tutto”.