Alessandria: Attivazione Lavoro agile ed estensione flessibilità

Alessandria: Attivazione Lavoro agile ed estensione flessibilità
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ALESSANDRIA - Alla luce delle indicazioni previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 09.03.2020, la Giunta Comunale di Alessandria ha varato nella seduta di ieri pomeriggio, martedì 10 marzo, alcuni importanti provvedimenti.

Più
specificamente, si è approvata una procedura
semplificata temporanea finalizzata ad autorizzare
nell’Ente, almeno il 10% del personale dipendente
allo svolgimento della propria prestazione lavorativa mediante il ricorso al
cosiddetto “lavoro agile”.

Di
che si tratta? Il “lavoro agile” è stato previsto già da una Legge del 2015 (la n. 124 del 7 agosto
2015) che dedicava il proprio art. 14 alla “Promozione della conciliazione dei
tempi di vita e di lavoro nelle amministrazioni pubbliche”. Successivamente due norme varate nel 2017 (la Legge n.
81 e la Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 3) hanno
enfatizzato l’opportunità di promuovere
la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro dei dipendenti
mediante
l’introduzione di idonee fasi di sperimentazione.

Con
l’emergenza causata dall’epidemia da COVID-19 e con il Decreto-Legge dello scorso 2 marzo così come con il DPCM dell’8 marzo si sono creati i
presupposti per adottare misure organizzative finalizzate al ricorso, nello
svolgimento della prestazione lavorativa, di nuove modalità spazio-temporali
:
ossia per passare a pieno regime all’introduzione del “lavoro agile”.

Per “lavoro agile”, alla luce di
quanto deliberato dalla Giunta Comunale di Alessandria, si intende

pertanto una «prestazione di lavoro
subordinato
che si svolge con le seguenti modalità:

a)
esecuzione della prestazione lavorativa
solo all’esterno dei locali aziendali in via temporanea
fino al rientro
dello stato di allerta epidemiologica ed entro i limiti di durata massima
dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivante dalla Legge e dalla
Contrattazione collettiva;

b) utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività
lavorativa;

c) assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti
all’esterno
dei locali aziendali».

La
Giunta Comunale – sentita
l’Assessore alle Politiche di valorizzazione e sviluppo del Personale, Silvia Straneo, e considerando anche
gli aspetti tecnologico-informatici sottesi di competenza dell’Assessore all’Innovazione
digitale, Smart city,  E-government e ICT,
Cherima Fteita – ha individuato la procedura di attuazione del “lavoro
agile” per i dipendenti dell’Ente secondo specifiche
fasi
:

  • ricognizione
    da parte del Dirigente/Responsabile delle
    attività di Settore/Servizio Autonomo svolgibili dal singolo dipendente presso
    la propria abitazione
    ;
  • scelta del dipendente, secondo una
    serie di criteri
    fissati quali la presenza di disabilità psico-fisica certificata,
    patologie gravi in atto, assistenza a familiari e affini entro il secondo/terzo
    grado o a conviventi, in situazione di grave disabilità psico-fisica accertata
    o con grave patologia in atto certificata (ai sensi dell’art. 4, comma 1 o
    dell’art. 3 comma 3 della Legge 104/1992), figli minori; genitore solo,
    distanza chilometrica dal luogo di residenza del dipendente alla sede di
    lavoro. La selezione in base a tali criteri dovrà avvenire se il numero di
    domande eccederà il numero di posti consentiti dal Dirigente all’interno della
    propria micro-struttura;
  • verifica dei requisiti necessari
    autocertificati
    da parte del singolo dipendente per lo svolgimento del “lavoro
    agile” presso la propria abitazione o altra sede;
  • stipula di specifico accordo tra
    Direzione Comunale e Dipendente che, alla luce dell’emergenza COVID-19, avrà durata fino al 3 aprile 2020 (o diversa data che verrà stabilità con
    provvedimenti a valenza nazionale) e che impegnerà il dipendente ad assicurare che il luogo scelto per la prestazione
    lavorativa non comprometta la
    riservatezza dei dati trattati
    .

La
Giunta Comunale, nella seduta di ieri pomeriggio, ha inoltre approfondito la
proposta avanzata nei giorni scorsi dall’Assessore comunale alle Pari
Opportunità, Cinzia Lumiera, in
merito alla
adozione di atti amministrativi a favore delle dipendenti del Comune di
Alessandria che hanno figli minori studenti
.

A
fronte del perdurare delle misure contenitive del contagio da COVID-19 che
hanno portato alla chiusura delle Scuole in tutto il territorio nazionale fino
al 3 aprile prossimo, le possibilità per
il personale dipendente (sia maschile che femminile)
– così come precisato
dalle Disposizioni varate dal Servizio Autonomo Risorse Umane dell’Ente in data
10 marzo – sono molteplici, ossia:

  • «congedi
    ordinari, recuperi straordinari, permessi per motivi personali o familiari;
  • congedi
    di maternità e paternità correlati alla relativa normativa ad oggi vigente.
    Verranno comunque fatte salve ulteriori agevolazioni lavorative, di maggior
    favore che in  merito potranno essere
    eventualmente adottate a livello nazionale nei prossimi giorni/settimane;
  • aspettativa
    per motivi personali e familiari;
  • congedo
    retribuito per assistenza a familiare con disabilità in situazione di gravità
    nel limite massimo di due anni;
  • congedo
    non retribuito nel limite massimo di due anni (ai sensi della Legge 53/2000).

Ogni lavoratore,
al fine di conseguire una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita
familiare, previa autorizzazione del proprio Dirigente/Responsabile, potrà richiedere un’estensione delle fasce
di flessibilità del proprio orario di lavoro o una differente articolazione
oraria settimanale
.
ll Dirigente, nel valutare le richieste
di ampliamento della flessibilità/modifica dell’articolazione oraria
, dovrà
tenere conto delle seguenti priorità:

  • presenza
    di figli disabili;
  • presenza
    di figli minori di 14 anni;
  • nuclei familiari con un unico
    genitore
    .

«Ciò che abbiamo approvato ieri in Giunta – sottolinea l’Assessore
comunale alle Politiche di valorizzazione e sviluppo del Personale, Silvia Straneoè molto importante perché introduce, pur nella complessità del momento
in cui tutti, Istituzioni e cittadini, siamo impegnati a fronteggiare l’emergenza
del COVID-19, quanto le Disposizioni Normative già da qualche tempo
consideravano un’opportunità da cogliere. Con gli ultimi Decreti-Legge e i DPCM
degli scorsi giorni, il nostro Ente ha riconosciuto che i tempi erano
pienamente maturi per attuare questa importante forma e formula di svolgimento
del lavoro. Il “Lavoro agile” infatti, per coloro che lo intenderanno attivare,
produce, nel rispetto delle prerogative contrattuali, una sorta di rivoluzione
nel rapporto tra Dipendenti ed Amministrazione quale Datore di lavoro. La
Giunta intende sostenere questo orientamento nella consapevolezza che il venire
incontro ad alcune esigenza di carattere logistico-organizzativo dei lavoratori
non farà venir meno, anzi potrà accrescere, il senso di appartenenza, la
qualità dei risultati e l’efficienza complessiva del nostro Comune nello
svolgimento dei servizi erogati all’utenza. Inoltre, in termini generali, il
“Lavoro agile”, diminuendo le necessità per i lavoratori comunali di
spostamenti quotidiani tra abitazione e lavoro, produrrà effetti positivi anche
per quanto riguarda il minore inquinamento atmosferico e il decongestionamento
del traffico veicolare, con un miglioramento complessivo della qualità della
vita che riesce meglio a coniugarsi con l’attività professionale. In ogni caso,
è intenzione dell’Amministrazione Comunale, dopo l’emergenza di queste
settimane, percorrere  anche in futuro
questo tipo di soluzione organizzativo-lavorativa particolarmente innovativa
».

«Gli aspetti tecnologico-informatici sottesi all’attuazione del “Lavoro
agile” nel nostro Ente
– precisa l’Assessore all’Innovazione digitale,
Smart city,  E-government e ICT, Cherima Fteitacostituiscono, al pari della dimensione afferente le politiche del
Personale, un elemento strategico che, insieme ai colleghi di Giunta e alla
Direzione Comunale preposta, viene tenuto in particolare considerazione.
L’utilizzo delle tecnologie digitali e della connessione internet ci stanno
portando ad un ripensamento complessivo del modo di lavorare e di erogare
servizi alla cittadinanza e questo non riguarda solo ciò che viene e può essere
prodotto “internamente” all’Ente, quale luogo fisico di lavoro, ma anche ciò
che grazie a modalità innovative quali il “Lavoro agile” può essere prodotto “esternamente”
all’Ente, dai singoli lavoratori che, nel rispetto delle prerogative
contrattuali, aderiscono alle nuove modalità operative. Quello che in ogni caso
non cambia e, anzi, può qualificarsi ulteriormente, è il risultato del processo
erogativo dei servizi per la comunità. Si tratta, infatti, di valorizzare
quegli obiettivi di “Smart City”, di innovazione digitale e di
e-government che costituiscono l’oggetto delle mie specifiche deleghe come
Assessore e che, grazie alle scelte strategiche messe in campo in questi ultimi
due anni, caratterizzano in senso generale il programma di mandato della nostra
Amministrazione Comunale per rendere Alessandria sempre più performante anche
sotto questi aspetti
».

«Credo che l’approvazione dell’avvio del “lavoro agile” nel nostro
Comune
– dichiara l’Assessore comunale alle Pari Opportunità, Cinzia Lumierasia da cogliere, pur nella diversità di contenuti, all’interno di un
ragionamento più vasto in cui il tema del riconoscimento delle pari opportunità
emerga come uno dei cardini delle scelte politico-amministrative della nostra
Giunta.

In questa prospettiva, si inserisce quanto è stato approfondito ieri
pomeriggio in Giunta relativamente alla possibilità per tutti i lavoratori, sia
uomini che donne e previo accordo con i propri Responsabili, di usufruire di
atti amministrativi con cui siano ampliate e formalmente autorizzate
modalità di orario di servizio flessibile fino al perdurare della chiusura
delle scuole
di queste settimane.

Si tratta di una scelta che, d’intesa con i colleghi di Giunta,
sto sostenendo affinché venga coniugata al meglio possibile la vita lavorativa
dei Dipendenti dell’Ente con la loro vita privata, comunque nel rispetto delle
prerogative contrattuali che prevedono lo svolgimento di 36 ore lavorative
settimanali
».

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