Falange amputata alla neonata, il risarcimento non basta
I fatti nel 2016. La cifra dell'accordo ritenuta insufficiente dal giudice tutelare.
Transazione di denaro per risarcimento danno boccciata dal giudice tutelare. La vicenda risale al 28 maggio 2016 quando, a una neonata, era stata tagliata una falange al nido dell'ospedale Santi Antonio e Biagio di Alessandria.
I fatti
La piccola aveva necessità di una terapia a base di glucosio. Per effettuarla si era resa necessaria la somministrazione della sostanza con ago cannula, inserito nella vena mediante una fasciatura con cerotti. L'operazione di rimozione della fasciatura con una forbice aveva causato però l'asportazione di una falange. Era poi fallito, purtroppo, il tentativo di riattacare il dito effettuato al Santa Margherita di Torino.
Per l'infermiera e l'operatrice socio-sanitaria imputate di lesioni colpose il processo penale è ancora aperto. Secondo il perito si è trattato di imprudenza.
Trattativa per il risarcimento
La trattativa lunga e laboriosa è poi iniziata per il risarcimento tra famiglia e azienda ospedaliera. L'impossibilità di trovare un accordo, aveva fatto passare il tutto nelle mani di un perito, voluto dal giudice civile al fine di stabilire l'entità.
21mila euro sono pochi
Quando le parti avevano raggiunto un'intesa sulla base di 21mila euro e ritiro della querela con conseguente chiusura del processo penale, il giudice tutelare si è opposto. Tutto da rifare quindi dal punto di vista civilistico.La prossima udienza del processo penale è intanto è fissata per il prossimo 26 settembre 2019.