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il caso
Acqui ribadisce il no al deposito scorie nucleari e affida al Distav uno studio sulla fattibilità
Il Comune ribadisce il suo fermo no all'area individuata dal Mise, dove è presente una delle più grandi falde acquifere dell'alessandrino
Dopo l'incontro del 17 gennaio scorso a Palazzo Levi, il Comune di Acqui Terme ha immediatamente interessato il Distav per ulteriori analisi e studi.
Contro il deposito di scorie nucleari
Il Comune di Acqui Terme affiderà al Dipartimento Scienze della Terra, dell'Ambiente e della vita dell'Università di Genova uno studio di fattibilità del deposito di scorie nucleari che potrebbe sorgere sul territorio di Castelnuovo Bormida e Sezzadio dove è presente una delle più grandi falde acquifere dell'alessandrino, ribadendo il suo fermo no all'area individuata dal Mise.
Servizio di Fabrizio Mattana