EMERGENZA SANITARIA

Coronavirus Piemonte, deceduto un uomo ad Alessandria

Aveva 75 anni ed è deceduto nel pomeriggio di domenica 8 marzo 2020. Tre decessi anche all'Ospedale di Tortona.

Coronavirus Piemonte, deceduto un uomo ad Alessandria
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Coronavirus Piemonte, deceduto un uomo di 75 anni all'ospedale di Alessandria.

Coronavirus Piemonte, nuovo decesso all’ospedale di Alessandria

“E' deceduto questo pomeriggio all’ospedale di Alessandria un paziente di 75 anni, per arresto cardiorespiratorio. L’uomo era ricoverato da alcuni giorni presso il reparto di malattie infettive con un quadro clinico pregresso definito dai medici fortemente compromesso ed era risultato positivo al test sul COVID-19. Si tratta sesto caso di Piemonte di persona deceduta positiva al virus”.

Lo fanno sapere dagli uffici stampa della Regione Piemonte.

Tre decessi anche all'ospedale di Tortona

Nel pomeriggio è arrivata la conferma della positività al “coronavirus covid-19” di tre pazienti deceduti tra la notte scorsa e questo pomeriggio all’ospedale di Tortona, trasformato in Covid-Hospital. Si tratta di due uomini, uno di 81 anni di Pontecurone e uno di 75 anni di Rosignano Monferrato, e di una donna di 90 anni di Carezzana. Tutti presentavano un quadro clinico compromesso. Nel complesso, il numero dei deceduti positivi al virus in Piemonte sale a nove.

Bollettino contagi alle 19 di domenica 8 marzo 2020

Al momento, sono 373 le persone risultate positive al test del “coronavirus covid19” in Piemonte. Risultano 295 le persone ricoverate in ospedale. Di queste, 45 si trovano in terapia intensiva.Sono in isolamento domiciliare fiduciario 69 persone. Nove i deceduti. Finora sono 1.700 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, di cui 1.327 sono risultati negativi.

Negli ultimi giorni si è registrata un’impennata di chiamate al numero verde sanitario

Si è registrato negli ultimi giorni un’impennata delle chiamate al numero verde sanitario, 800.19.20.20, che è passato da una media di 700 telefonate al giorno, alle 1800 di giovedì, alle 2900 venerdì, fino alle 3800 di sabato. Contestualmente sono salite le chiamate al numero unico dell’emergenza sanitaria 112, che è stato potenziato per fare fronte a questo flusso improvviso. L’Unità di crisi della Regione Piemonte ricorda che il numero verde sanitario 800.19.20.20 non è deputato a dare chiarimenti su dubbi circa l’applicazione delle misure di contenimento disposte dal Governo. Deve quindi essere utilizzato solo per ricevere indicazioni in caso si abbia il dubbio di aver contratto il virus.

Si raccomanda, inoltre, di rivolgersi al 112 solo per una reale emergenza sanitaria

Intanto tutti i componenti della Giunta saranno sottoposti al Covid-19 test, dopo la notizia del contagio del governatore.

A seguito del riscontro della positività al “coronavirus covid19” del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – spiegano sempre dalla Regione – l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha disposto il covid-test su tutti i componenti della Giunta regionale e sullo staff del presidente”.

Il responsabile dell’Unità di crisi, Mario Raviolo, ha osservato che in linea generale il “tampone” viene eseguito prioritariamente su ammalati sintomatici, personale sanitario sintomatico e personale sanitario esposto al contagio.

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L’assessore alla Sanità Icardi è asintomatico, e lascerà passare qualche ora prima di fare il test

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, asintomatico, lascerà passare qualche ora prima di effettuare il test, in modo da aumentarne l’attendibilità. Fino al momento del responso, lui e il suo staff non accederanno all’Unità di crisi per evitarne eventuali compromissioni.

«Sono pienamente operativo – dichiara l’assessore Icardi – e mantengo costantemente il contatto con il presidente Cirio e l’Unità di crisi. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti per affrontare l’emergenza sanitaria, dalla riorganizzazione degli ospedali, all’assunzione di medici, infermieri e operatori socio-sanitari, all’acquisto di apparecchiature e dispositivi di sicurezza per gli ospedali. L’impennata nella diffusione del contagio non ci coglie di sorpresa e faremo fino in fondo la nostra parte per affrontarla. E’ fondamentale che tutti i cittadini diano una mano, rispettando le indicazioni del Sistema sanitario regionale e nazionale. Dobbiamo rallentare il più possibile la diffusione del virus, evitando assembramenti, restando in casa, lavandoci spesso le mani. Tutti insieme ce la faremo».

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