Ritirati formaggini prodotti nel Lecchese: allerta del Ministero della Salute

Per precauzione, si raccomanda di non consumare quelli di capra con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto.

Ritirati formaggini prodotti nel Lecchese: allerta del Ministero della Salute
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Ritirati formaggini freschi prodotti nel Lecchese: allerta del Ministero della Salute.

Ritirati formaggini di capra

Il ministero della Salute ha pubblicato l’avviso di richiamo di un lotto di formaggini freschi Cuor di Capra Fiorone del Caseificio Cattaneo per la presenza di sostanze inibenti (antibiotici e sulfamidici) nel latte di lavorazione.Il prodotto interessato è venduto in scatole con il numero di lotto L.2210 e le date di scadenza 08/12/2019 e 09/12/2019.I formaggi richiamati sono stati prodotti dal Caseificio Cattaneo Srl, nello stabilimento di via Marco Biagi 18, a Lomagna, in provincia di Lecco (marchio di identificazione IT 03 1881 CE).

Per precauzione, si raccomanda di non consumare i formaggini di capra con il numero di lotto segnalato e restituirlo al punto vendita d’acquisto.

L’azienda ha fatto sapere che ha immediatamente avviato ulteriori verifiche sul  prodotto in questione. Verifiche che sono ancora in corso e i cui i risultati saranno presto noti e diffusi.

Sostanze inibenti (antibiotici e sulfamidici) nel latte

Sostanze con attività antimicrobica vengono somministrate al bestiame per il trattamento terapeutico di infezioni e possono quindi essere presenti nel latte come farmaci residui. La presenza di farmaci antimicrobici residui nel latte costituisce un potenziale pericolo per il consumatore poiché queste sostanze interferiscono con la flora intestinale, possono causare reazioni allergiche e possono contribuire alla diffusione di microrganismi resistenti. La presenza nel latte di farmaci antimicrobici rappresenta, inoltre, un grave problema tecnologico per l’industria casearia, poiché le sostanze antimicrobiche interferiscono nella fermentazione del latte che è alla base di molte produzioni casearie. La ricerca di sostanze inibenti nel latte è regolamentata in Italia dal Regolamento (UE) N. 37/2010 della Commissione del 22 dicembre 2009 concernente le sostanze farmacologicamente attive e la loro classificazione per quanto riguarda i limiti massimi di residui negli alimenti di origine animale.

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