Tra i sette graziati da Mattarella anche Carlo Garrone
Aveva ucciso la sorella a fucilate per una lite, dopo aveva chiamato i Carabinieri.
In seguito alle motivazioni espresse in una lettera da Carlo Garrone, assistito dal suo avvocato Piero Monti, indirizzata al Presidente Sergio Mattarella, hanno indotto quest'ultimo ha concergli la grazia, parziale: infatti è uno sconto di un anno e tre mesi sulla pena. Ora Garrone ritornerà nella sua terra.
Carlo Garrone, un agricoltore di Tortona, ormai 80enne, aveva ucciso a fucilate la sorella Michelina di 69 anni per una lite sull'eredità nel settembre del 2014 e subito dopo aveva chiamato i Carabinieri raccontando l'accaduto e di andarlo a prendere. Conscio di quello che aveva fatto alla sorella, aveva poi raccontato che la donna oltre a rendergli la vita impossibile, cercava ogni scusa per potergli fare causa, era una vita che litigavano. Con rito abbreviato era stato condannato a 14 anni di carcere al San Michele di Alessandria.
Nel mese di aprile aveva scritto al presidente della Repubblica per chiedere la grazia, in quanto il Garrone ha sempre dimostrato di essersi pentito di quanto fatto, come sottolinea anche il legale e inoltre la salute dell'uomo non è idonea alla vita del carcere, infatti per i problemi di cuore ha sempre bisogno di assistenza.