Ad Acqui chiudono le terme: rischio 30 licenziamenti
Sindacati: "Ci allarmano le ricadute occupazionali sui lavoratori e le conseguenze per l’intera città".
Cala il buio sulla cittadina di Acqui Terme. Si perché qualche giorno fa, l'azienda Terme di Acqui ha fatto sapere che ha l'intenzione di chiudere il Gran Hotel e ridurre il comparto termale.
L'annuncio
L'annuncio è stato dato nel corso di un incontro al quale hanno partecipato UILTuCS, Filcams e Fisascat di Alessandria. Una notizia con l'amaro in bocca che ha allarmato i sindacati che temono il licenziamento di 30 lavoratori e lavoratrici che attualmente sono impiegati, appunto, al Grand Hotel e alle Terme della città (da tempo fermi per la pandemia), luoghi molto conosciuti sia in tutto il Piemonte che nel resto d'Italia.
Sindacati allarmati
Come detto, i sindacalisti, si dicono allarmati per la situazione che si è creata:
“Dopo diversi appelli del sindacato a tutte le istituzioni locali, ora l’azienda risponde con un piano industriale che vede come unico scopo quello di smantellare fino ad arrivare alla chiusura completa delle terme e del suo hotel, vanto del territorio alessandrino, meta turistica e sabilimento termale di eccellenza che ha dato lustro all’intero territorio regionale“, hanno spiegato i tre segretari di categoria, Maura Settimo, UILTuCS, Stefano Isgrò, Filcams e Tonio Anselmo, Fisascat.
Politica e sindacato devono agire in sinergia per scongiurare questa decisione e non vedere privare la provincia di un altro pezzo storico. UILTuCS, Filcams e Fisascat Alessandria chiederanno un incontro specifico sul tema con la volontà di difendere il bene Terme di Acqui e il lavoro dei dipendenti che da anni, per ragioni legate all’azienda come al momento storico pandemico, hanno pagato con sacrifici continui, riduzioni di orari, lockdown e cassintegrazione”.