il caso

Alessandria, Comitato Mensa Cittadino: “Aumento tariffe mensa scolastica senza preavviso né confronto”

Il Comitato Mensa Cittadino ha inviato formale richiesta di incontro all'ufficio di refezione scolastica e per conoscenza all'Assessore competente

Alessandria, Comitato Mensa Cittadino: “Aumento tariffe mensa scolastica senza preavviso né confronto”

Il Comitato Mensa Cittadino esprime la sua netta contrarietà e il forte disappunto in seguito alla decisione della Giunta Comunale di Alessandria di approvare un aggiornamento della quota di compartecipazione al costo del servizio di refezione scolastica, con entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2026, ovvero ad anno scolastico già avviato.

Contro l’aumento tariffe mensa scolastica

La decisione sarebbe stata comunicata alle famiglie il giorno successivo all’invio, da parte del Comitato, di una formale richiesta di incontro all’ufficio di refezione scolastica e per conoscenza all’Assessore competente, di cui il Comitato non ha ancora ricevuto risposta

Il Comitato Mensa Cittadino “condanna fermamente la mancanza di trasparenza preventiva e l’assenza di confronto con le rappresentanze dei genitori. Nella richiesta di incontro, oltre a discutere del nuovo progetto self-service e di una possibile variazione del menù, si chiedevano urgentemente spiegazioni su un potenziale aumento della tariffa che, al momento dell’iscrizione/conferma del servizio avvenuta nei mesi scorsi, non era stato minimamente menzionato alle famiglie”.

“L’amministrazione Comunale, anziché concedere un tavolo di confronto, ha proceduto unilateralmente con la comunicazione dell’aumento, dimostrando una scarsa volontà di dialogo con le famiglie direttamente interessate. – prosegue il comitato – L’aumento, sebbene l’Amministrazione lo definisca “selettivo e graduato”, pone le famiglie in una situazione di grave disagio economico e organizzativo per diversi motivi. Il costo del servizio è un elemento fondamentale nella decisione di avvalersi o meno della mensa. Se l’incremento fosse stato reso noto all’atto dell’iscrizione (o della conferma), i genitori avrebbero potuto valutare per tempo e con piena consapevolezza la sostenibilità economica del servizio e, in caso contrario, organizzarsi con soluzioni alternative per i propri figli”.

“L’aumento straordinario e improvviso, applicato a gennaio 2026, inoltre altera la pianificazione economica annuale già definita dalle famiglie, vincolando di fatto tutti quei nuclei che, per mesi, hanno già usufruito del servizio basandosi sulle tariffe comunicate inizialmente. – conclude il Comitato – Non mettere le famiglie nella condizione di poter valutare il costo del servizio al momento dell’iscrizione è un grave atto di mancata trasparenza. Chiediamo che l’Amministrazione revochi o almeno sospenda l’applicazione di questo aumento e si apra immediatamente un tavolo di confronto costruttivo con il Comitato Mensa Cittadino.”